Continua l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Siena per contrastare tutte le fenomenologie distorsive come la concorrenza sleale, l’abusivismo commerciale, il lavoro irregolare e le svariate altre forme evasive ed elusive. Assidui quindi i controlli che hanno consentito ai militari di vagliare diverse tipologie di settori economici, tra i quali, come nel caso di specie, il settore dell’edilizia, comparto particolarmente “sensibile” anche alla luce delle vigenti agevolazioni fiscali.
In tale contesto, nei giorni appena trascorsi una pattuglia delle Tenenza di Montepulciano, nel corso di un intervento presso un cantiere edile, finalizzato al rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro, si è imbattuta in tre lavoratori intenti a svolgere le proprie mansioni “in nero”.
All’atto dell’accesso, i militari trovavano presso il cantiere 10 operai intenti a lavorare presso una struttura, di cui 3, a seguito dei controlli prontamente esperiti anche a mezzo delle banche dati in dotazione al Corpo, essere in stato di irregolarità lavorativa, previdenziale ed assicurativa.
La posizione è stata comunicata al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro che provvederà all’irrogazione, oltre che di una pesante sanzione pecuniaria nei confronti del titolare dell’attività, anche all’applicazione della sospensione dell’attività ai sensi dell’art. 14 del D.Lvo 81/2008.
L’azione dei finanzieri rientra in un più ampio piano del Comando Provinciale di Siena volto ad individuare situazioni di sfruttamento di manodopera che, oltre a costituire una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità (alterando così le regole stesse del mercato ed introducendo fattori degenerativi che stravolgono i normali rapporti economici), rappresentano principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi, ai quali, infatti, non vengono riconosciuti i più basilari diritti previsti dalla legge.
Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.