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Trasporto scolastico, Dindalini: “Stiamo monitorando tutte le criticità segnalate”

Comincia la scuola e, puntualmente, ci sono lamentele per il trasporto scolastico, a causa di autobus insufficienti come numero, che non riescono a contenere tutti gli studenti o che comunque non hanno posto a sedere per tutti. E puntuali arrivano anche le proteste dei genitori, che quest’anno, tra l’altro, hanno anche dovuto fare i conti (in tutti i sensi!) con un sostanzioso aumento degli abbonamenti. Insomma, la protesta classica di questi giorni è
“E’ fisiologico un primo periodo di assestamento per il servizio – ha spiegato ai microfoni di ARE il presidente di Tiemme Massimiliano Dindalini – così come accade con l’orario provvisorio degli studenti che poi diventa definitivo. Abbiamo preso in carico le criticità che ci sono state segnalate e mi auguro che nel giro di qualche giorno vengano risolte.
Una delle problematiche che normalmente abbiamo con i primi giorni di scuola è quella di non avere il dato preciso di quanti ragazzi salgono sul bus e quindi di non sapere se la capienza dell’autobus è in grado di supportare tutto il carico di quella linea, ma dopo qualche giorno di monitoraggio contiamo, insieme agli enti locali di risolvere il problema o con mezzi più grandi, o con una frequenza diversa o raddoppiando le percorrenze”. Riguardo all’aumento dei biglietti e degli abbonamenti – ha aggiunto – è un’esigenza che nasce nel 2012 e che viene ratificata attraverso la decisione che della regione e degli enti locali della Toscana hanno preso insieme agli aziende per adeguare una politica tariffaria che era ferma, bisogna ricordarlo, da molti anni. All’aumento dei costi cercheremo di rispondere con un miglioramento del servizio: al di là dei disagi di questi primi giorni infatti stiamo continuando ad investire importanti risorse per il rinnovamento del parco mezzi e cercando di rendere più moderno il servizio in generale”

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