Quale è la forma del cinema? La forma dei desideri. “Fuori Fuoco” risponde così ad una domanda – tutt’altro che banale – mettendo in relazione qualcosa di tangibile, come l’industria culturale dei film, con qualcosa che non lo è: il desiderio.
Nell’anno del suo decimo compleanno, la rassegna di cinema italiano indipendente promossa da Visionaria con la direzione artistica di Giuseppe Gori Savellini e realizzata in collaborazione con Comune di San Gimignano, Comune di Castelnuovo Berardenga, Comune di Sovicille, Estra, Polisportiva Vagliagli, Premio Mattador, Culture Attive, Campo e Controcampo, propone una selezione di film che hanno un comune denominatore: il desiderio che prende la forma di una fuga reale o mentale.
Dal 3 al 12 agosto a San Gimingnano, Castelnuovo Berardenga e Sovicille in luoghi non convenzionali e all’aperto come la Rocca di Montestaffoli, il Museo del Bosco di Orgia e i Giardini di Vagliagli tutte le proiezioni saranno ad ingresso gratuito ed anticipate da un corto della selezione di Visionaria.
“Come nella tradizione di Fuori Fuoco abbiamo scelto film che per genere sembrano molto distanti tra loro ma che in realtà raccontano la stessa condizione, quella di chi si muove alla ricerca di un altrove fisico o immaginario e migrando incontra l’altro o l’altro se stesso – spiega Giuseppe Gori Savellini – sono tutte produzioni italiane indipendenti che spesso non hanno adeguata visibilità nelle sale durante la stagione invernale e che presentiamo insieme agli autori, interpreti, registi e produttori”.
Ascolta l’intervista a Giuseppe Gori Savellini
Con “L’uomo con la lanterna” di Francesca Lixi Fuori Fuoco ci catapulta nella Cina degli anni ’20. Realizzato con materiali di montaggio originali, il film ricostruisce la storia di un bancario sardo, una figura avvolta nel mistero, testimone di un mondo rimosso e sconosciuto e zio della stessa regista (venerdì 3 agosto San Gimignano – Rocca di Montestaffoli presente il produttore Claudio Giapponesi). Ma c’è di più Fuori Fuoco 2018 ci porta ancora più lontano, in uno spazio-tempo dove gli alieni esistono almeno nella testa di chi da loro la caccia. È il caso del bizzarro professore protagonista di “Tito e gli alieni” di Paola Randi che da quando ha perso la moglie, vive isolato dal mondo nel deserto del Nevada accanto all’Area 51 e quando si trova ad accogliere da Napoli figli del fratello morto, due ragazzini di 16 e 7 anni, vede il proprio mondo cambiare (domenica 5 agosto San Gimignano – Rocca di Montestaffoli presente il giovane interprete Luca Esposito). Il piccolo villaggio dei Carpazi in Ucraina, è la meta di un altro viaggio – o forse di un’altra fuga dalla realtà – quella del protagonista di “Easy”, il caso italiano dell’anno, acclamato a Locarno 2017. Il film di Andrea Magnani – presente alla proiezione – è una storia incredibile di quelle che non ti aspetti (martedì 7 agosto Castelnuovo Berardenga – Giardini di Vagliagli). Sorprende per ironia ed amarezza “Country for old men” di Stefano Cravero e Pietro Jona, entrambi presenti alla proiezione. Una pellicola che attraverso la storia di alcune coppie di migranti della terza età, cittadini americani “rifugiati economici” in Ecuador, riflette con spietata consapevolezza su cosa resta del sogno americano (sabato 11 agosto Sovicille – Museo del Bosco). “L’ordine delle cose” di Andrea Segre che presenterà il film nel quale la fuga e la sua negazione sono essenza vitale stessa (domenica 12 agosto Sovicille Museo del Bosco) e “Il Contagio” di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, ci raccontano invece di relazioni e culture diverse – in quest’ultimo caso quella delle borgate e quella del centro di Roma che, nonostante sembrino apparentemente inconciliabili, sono solo due facce della stessa medaglia (mercoledì 8 agosto Castelnuovo Berardenga – Giardini di Vagliagli). Infine “Controfigura” di Rä di Martino (geniale artista visiva che sarà presente alla serata) è l’unica riflessione sul senso della ripetizione nell’arte e dell’autorialità, condizione che ha molto a che fare con l’interconnessione tra culture. In questo straordinario film la forma del cinema assume ineluttabilmente quella del dubbio (sabato 4 agosto agosto San Gimignano – Rocca di Montestaffoli).
Ma Fuori Fuoco 2018 non finisce qui. Ad aprire la rassegna sarà l’anteprima del cortometraggio “La serata perfetta” di Daniele Napoli Premio alla migliore sceneggiatura per cortometraggio CORTO86 – 2017 dell’8° Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR dedicato a Matteo Caenazzo. Previsti inoltre eventi speciali come la presentazione del progetto di documentario di animazione “Pratomagno” di Paolo Martino (Museo del Bosco di Orgia, 11 agosto ore 19) che racconta della vita rurale oggi e la mostra “Valige Ditigali” un percorso multisensoriale – visivo e sonoro – che ci restituisce meglio di ogni altra cosa il viaggio della vita di chi approda in Europa in cerca di condizioni di salvezza. Un progetto ideato e prodotto da Verso Laboratorio Interculturale con gli interventi di Daniela Neri, Giulio Aldinucci e Tommaso Sbriccoli (Museo del Bosco di Orgia, 12 agosto ore 19).
Tutti gli spettacoli sono alle 21,30 e sono ad ingresso gratuito.
Prima delle proiezioni a Castelnuovo Berardenga, la Polisportiva Vagliagli offrirà a tutti un aperitivo di benvenuto.
Fuori Fuoco è un progetto di Visionaria, realizzato in collaborazione con: Comune di San Gimignano, Comune di Castelnuovo Berardenga, Comune di Sovicille, Estra, Polisportiva Vagliagli, Premio Mattador, Culture Attive, Campo e Controcampo.