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Terremoto: oltre alle scuole chiusi anche musei cittadini e Università

Dopo le diverse scosse di terremoto registrate a Siena a partire da ieri sera, e proseguite fino a stamani, il sindaco Luigi De Mossi ha firmato ieri sera l’ordinanza per la chiusura delle scuole comunali e dei musei cittadini. Chiuse anche le altre scuole di ogni ordine e grado, così come le Università. In queste ore le squadre della Polizia Municipale e della Protezione Civile stanno anche effettuando un monitoraggio sulle strade e sulle strutture comunali. Negli edifici scolastici sono presenti i dirigenti.

Nella giornata di ieri, fin dalle prime scosse registrate sul territorio, il sindaco ha effettuato le prime valutazioni sia dalla sala della protezione civile “Giancarlo Rossetti” in strada di Cerchiaia, sia da quella provinciale presso il Comando dei Vigili del Fuoco in località Ruffolo, assieme alle altre autorità cittadine e territoriali. Il sindaco Luigi De Mossi e la giunta, in particolare l’assessore alla protezione civile Francesca Appolloni, assieme al comandante della Polizia Municipale, stanno monitorando la situazione.

L’amministrazione comunale desidera ringraziare fin da oggi i volontari che, pur in un momento di difficoltà, hanno lasciato le proprie famiglie per mettersi a disposizione della comunità.

Si raccomanda, nel caso si voglia uscire dalla propria abitazione, di recarsi in spazi aperti. Seguendo le indicazioni della protezione civile (https://www.protezionecivile.gov.it/it/approfondimento/in-caso-di-terremoto) si raccomanda in particolare: se si è in luogo chiuso cercare riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave perché può proteggere da eventuali crolli; ripararsi sotto un sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero cadere addosso; non precipitarsi verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedire di uscire; se si è in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi; se si è all’aperto, allontanarsi da costruzioni e linee elettriche; stare lontano da impianti industriali e linee elettriche; evitare di andare in giro a curiosare e raggiungere le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale; evitare di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi.

Dopo il terremoto: assicurarsi dello stato di salute delle persone attorno a te. Così si aiuta chi si trova in difficoltà ed si agevola l’opera di soccorso; non cercare di muovere persone ferite gravemente; uscire con prudenza indossando le scarpe; raggiungengere uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.

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