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Studentessa perde il tablet, lo ritrova grazie alla rete

Il tam tam in rete fa riconsegnare il tablet smarrito. Facebook e gruppi WhatsApp non sempre sono da demonizzare. A Poggibonsi i social network hanno permesso ad una studentessa della scuola media Marmocchi, Istituto Comprensivo 1, di rientrare in possesso del tablet perso. Per la ragazzina di prima media, il tablet è uno strumento di studio, visto che frequenta una delle classi 2.0 istituite dalla scuola. Il tablet era stato ritrovato in via Senese da qualcuno che aveva capito che era qualcosa di diverso dai soliti usati prevalentemente per giocare. E così ha scattato una foto dell’oggetto ritrovato e l’ha postata sul gruppo Facebook di Poggibonsi. Da qui, la notizia è iniziata a circolare rapidamente e un genitore si è accorto che il tablet della foto era proprio uguale, per marca, modello e cover a quelli utilizzati nelle classi 2.0 della “Marmocchi”. E così ha fatto girare foto e messaggio nei gruppi WhatsApp della scuola. Ed è stata una collaborazione vincente, quella tra i due social. Pochi messaggi, qualche verifica e si è arrivati a capire chi fosse il proprietario del tablet dimenticato. E che è rientrato velocemente in possesso del prezioso strumento di studio. Per la coordinatrice della classe, la professoressa Silvia Cortigiano: «Questo è l’uso che funziona dei social network. Spesso additati, demonizzati, se usati in maniera corretta Facebook e WhatsApp in realtà possono svolgere un ruolo molto importante all’interno della società. Internet e tutti gli strumenti legati alla rete sono parte integrante della nostra vita, dobbiamo solo imparare a gestirli e usarli bene, in famiglia e nella scuola».

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