Il trasferimento allo Stato delle scuole dell’infanzia comunali e l’esternalizzazione progressiva degli asili nido sono stati al centro di un’interrogazione presentata da Alessandro Masi e Giulia Periccioli (Pd).
Periccioli nel ribadire che <<l’attuale gestione diretta dei servizi scolastici è un’eccellenza di Siena, importante componente di un sistema educativo e culturale volto a tutelare l’inclusione formativa e sociale dei bambini, aspetto tenuto in considerazione anche dallo stesso piano welfare familiare dell’attuale Governo che prevede un sostegno ai servizi di asilo nido>>, ha ricordato che la qualità non può essere valutata solo in termini di costi soprattutto perché <<più che una spesa, questo è un investimento per il futuro della comunità>>. Ed ha chiesto se l’amministrazione <<per ripristinare un clima più sereno intenda accordare un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali visto lo stato di agitazione proclamato dal personale scolastico, e il mancato dialogo tra i soggetti. Di sapere se c’è la volontà di escludere, per tutto il mandato, il trasferimento delle scuole dell’infanzia allo Stato; se la gestione rimarrà al personale dipendente del Comune procedendo tempestivamente all’integrazione dei relativi organici, gravemente carenti e finora sistemati col ricorso a figure precarie considerando anche il piano occupazionale varato dalla Giunta che prevede 48 assunzioni di cui nessuna prevista per le scuole>>.
Nel rispondere all’interrogazione, l’assessore Biondi Santi ha precisato che <<l’impegno a un continuo dialogo con le rappresentanze sindacali non è mai venuto meno. Da quando questa tematica ha preso piede nel dibattito cittadino, l’amministrazione si è subito messa a disposizione ad aprire un confronto con tutte le parti interessate. A tal proposito, mi permetto di precisare che chi, in queste settimane, ha colto la buona fede delle nostre idee e ha compreso la volontà conciliativa ed inclusiva delle nostre azioni, ha modificato il proprio pensiero sulle ipotesi che stiamo ancora vagliando>>. <<Un aspetto, quello del dialogo e confronto che – ha ricordato l’assessore – è stato ribadito anche dallo stesso sindaco una settimana fa all’incontro con le organizzazione sindacali nel quale il primo cittadino ha sottolineato quanto l’amministrazione sia disposta a confrontarsi con i sindacati prima di prendere una qualsiasi decisione in merito, e che non sia mai stata negata alcuna richiesta di incontro o istanze, ricordando che nessun clima conciliante può ottenere un risultato positivo se tutte le parti non hanno intenzione di comprendere le ragioni dell’altro nel comune obiettivo di raggiungere il miglior risultato possibile>>. Ecco perché <<la critica costruttiva – ha precisato Biondi Santi – è attesa e sempre ben accetta mentre la polemica fine a se stessa non può che essere registrata come tale, ma certamente impoverisce il percorso che porterà questa giunta alla decisione della questione nei mesi prossimi>>.
In merito alla richiesta di escludere per tutta la durata del mandato trasferimento delle scuole dell’infanzia allo Stato, l’assessore, dopo aver espresso una certa perplessità sulla proposta, ha replicato che <<il ruolo del buon amministratore è quello di valutare costantemente le migliori opportunità prendendo una decisione solo dopo un confronto con i vari attori coinvolti e un’attenta riflessione interna. Ecco che se viene tolta la possibilità di vagliare le diverse opzioni, l’amministrazione locale non diventa che una statica figurina, passacarte di decisioni prese da altri. Il nostro compito è quello di avere un atteggiamento estremamente dinamico e pronto a confrontarsi con le nuove sfide del futuro scevro di ogni esclusione pregiudiziale. L’arroccarsi su vecchi schemi ideologici porta con il tempo alla dissoluzione degli stessi e al declino della città>>.
L’assessore ha poi concluso che <<il nostro obiettivo è migliorare dove possibile e nelle forme più convenienti i servizi che questo comune, talvolta già con buon risultati, sta offrendo alla propria cittadinanza, come dimostra la stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato di otto educatori per il prossimo anno. Quindi il nostro ragionamento non sarà e non è mai stato, meramente economico. Valuteremo solo quello che non disattenderà i nostri obiettivi nel preservare il benessere dei genitori, dei bambini e del personale scolastico>>.
Nella replica Periccioli si è detta <<completamente insoddisfatta, perché l’assessore non ha risposto ai quesiti posti. E’ stato detto che gli uffici stanno vagliando alcuni ipotesi ma non viene detto quali e non si rende partecipe il consiglio comunale>>. <<L’amministrazione – ha proseguito – deve avere un contatto costante con sindacati e le parti sociali, e non è giusto dire che ci sono preconcetti>>. Infine sull’impegno a non statalizzare le scuole dell’infanzia <<non significa limitare le azioni della Giunta ma chiedere una programmazione>>. Per questo Periccioli ha ribadito di essere insoddisfatta dalla risposta e si è detta <<dispiaciuta perché poteva essere un’occasione per far partire una discussione e un approfondimento su un tema così importante, ma così non è stato>>.