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Stadio Franchi, la fine di un incubo. Tra 10 giorni tornerà in mano al Comune

Altri dieci giorni e poi l’Artemio Franchi tornerà finalmente nelle mani del Comune di Siena che, risistemato il manto erboso e gli ambienti interni, potrà assegnare il Rastrello alla Robur. A sbloccare una querelle che dura dal maggio 2023 è il Tar della Toscana, che si era riunito il 7 dicembre e aveva fino a 45 giorni per esprimersi (la scadenza era il 22-23 gennaio) e lo ha fatto oggi: per difetto di giurisdizione, il Tar non si esprime, ma “indica come giudice competente a decidere il giudice ordinario (il tribunale, ndr)”.

Per il Comune di Siena, che aveva tra l’altro sollevato il difetto di giurisdizione con una memoria depositata il 16 giugno 2023, la sentenza del Tar è un via libera al rientro in possesso dello stadio e del Bertoni. Il Comune sempre oggi ha inviato una Pec all’Acr Siena in cui esorta la società a “liberare gli impianti “Artemio Franchi” e “Massimo Bertoni” del materiale di proprietà e quindi lasciare le strutture”. Sono stati concessi dieci giorni di tempo, dopo di che l’amministrazione comunale, che si riserva di chiedere un risarcimento danni per la mancata manutenzione e il deterioramento degli impianti, provvederà formalmente a rientrare nella disponibilità degli impianti. A quel punto “effettueremo tutte le valutazioni sulle condizioni degli stessi, condizioni che sono state comunque monitorate in questi mesi – dichiara l’assessore all’edilizia sportiva e allo sport Lorenzo Loré – l’obiettivo è permettere quanto prima alla squadra Siena Fc di tornare a giocare sul campo del Rastrello, restituendo dunque beni collettivi alla comunità senese”.

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