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Spiagge libere su prenotazione e tuffi in mare “distanziati”. Ecco l’estate 2020

Al mare ci si potrà andare, può essere accantonato l’incubo di dover restare a casa per tutta l’estate con pseudo piscine gonfiabili in terrazza (per chi ce l’ha). Ma come andremo in spiaggia? Il documento redatto dal comitato scientifico parte dagli stabilimenti, punto di riferimento anche per le spiagge libere. Il distanziamento dovrà essere rispettato in spiaggia, con una distanza di 2 metri tra un ombrellone l’altro, e in acqua. Per arrivare in spiaggia i proprietari di alberghi e stabilimenti devono creare dei percorsi/corridoi di transito ed accompagnare i clienti all’ombrellone. Arrivati alla propria postazione si dovrà trovare una superfice minima di dieci metri quadrati e mezzo occupata da un singolo ombrellone e 1,5 di distanza tra un lettino e l’altro.

Cabine, ombrelloni, lettini, natanti e in generale tutte le attrezzature da spiaggia dovranno essere disinfettate e sanificate con una soluzione a base di cloro in maniera periodica. Via libera agli sport individuale, a patto di mantenere la distanza di sicurrezza. Sì ai giochi per bambini in spiaggia, anche se limitati nel numero dei “partecipanti”, no agli aperitivi a pochi passa dalla riva. Niente balli, buffet o eventi musicali.

Per le spiagge libere infine saranno chiamati in causa gli enti locali. Dovranno essere definite le modalità di accesso. con cartelli e indicazioni sui comportamenti da tenere.

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