Siena si colora di giallo e azzurro per solidarizzare con l’Ucraina. Si sono illuminate con i colori dello Stato aggredito dalla Russia la cappella di Piazza del Campo e il castello di Monteriggioni. Cartelli, bandiere e palloncini hanno poi caratterizzato sabato piazza Duomo durante il presidio a cui hanno partecipato circa 1.000 persone. Una fiaccolata è stata organizzata ieri ad Abbadia San Salvatore.
“Esprimo solidarietà alla comunità ucraina senese”, ha detto il sindaco di Siena Luigi De Mossi. In via dei Gazzani, a due passi dalla Lizza, il negozio di prodotti alimentari dell’Est ha attivato una raccolta di cibo e beni di prima necessità da inviare in Ucraina. La Caritas si prepara ad accogliere eventuali profughi, si è attivata sia la diocesi senese che quella di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Oggi a mezzogiorno i magistrati del Tribunale di Siena hanno sospeso le udienze pubbliche per un minuto in segno di solidarietà verso il popolo ucraino. Alle aule di udienza è stato affisso un cartello riportante la frase: “Il Tribunale sospenderà l’udienza alle ore 12:00 in nome della Pace e contro la guerra in Ucraina”.
Anche la Robur, ieri, ha voluto solidarizzare con il popolo ucraino. I tifosi della curva hanno esposto uno striscione (foto: Nicola Natili), mentre prima del match con la Viterbese è stato letto il seguente messaggio: “Il calcio italiano unito scende in campo per la pace. La guerra non è la soluzione per risolvere i dissidi. Il posticipo del calcio d’inizio delle gare in programma questo fine settimana rappresenta un segnale concreto di grande preoccupazione per la crisi in corso e di forte sensibilizzazione per promuovere il dialogo in Ucraina. Il calcio non fa politica, ma reclama a gran voce la pace!”.
Il Prefetto di Siena ha convocato, per domani 1 marzo alle ore 10, una riunione con tutti i soggetti che potrebbero concorrere a gestire al meglio l’emergenza. L’obiettivo è un primo monitoraggio del possibile supporto ai profughi in termini sia procedurali che logistici. La comunità ucraina che risiede e lavora in provincia è di oltre mille unità, di cui più di 300 residenti a Siena. Pertanto, in attesa delle future indicazioni governative, c’è massima attenzione da parte della Prefettura nella ricerca di soluzioni condivise di sostegno a tutta la comunità sul nostro territorio attraverso la rete di accoglienza.