«La Asl tratta i cittadini come sudditi: nella risposta alla nostra interrogazione sulla soppressione del medico dall’ambulanza del Pet Siena 2 ci scrive che a loro avviso informare la popolazione non serviva perché tanto i malati comunque chiamano il 118, poi chi arriva arriva. Quasi che al contribuente che paga le tasse per ottenere sanità non dovesse importare di quale e quanto servizio gli torna indietro. Un tantino arrogante, mi pare, così come del resto molta parte della risposta alla nostra interrogazione che la Asl Toscana Sud Est, per il tramite della giunta regionale, ci ha fornito e che ci lascia insoddisfatti»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, firmatario dell’interrogazione con cui lui stesso aveva dato notizia del provvedimento con cui, dai primi di luglio, l’ambulanza in partenza dal punto di emergenza territoriale Siena 2 – quello che oltre al comune di Siena copre anche quelli di Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Murlo, Sovicille, Castelnuovo Berardenga e Asciano – avrebbe perduto il medico a bordo in favore di un equipaggio con solo infermiere e soccorritori volontari.
«I cittadini, sia utenti che medici e tutti gli attori del sistema dell’emergenza-urgenza territoriale, sono trattati come sudditi di un reame, e a noi non sta bene. Per questo a fine giugno presentammo l’interrogazione – spiega Marchetti – e per questo decidemmo di dare noi la notizia attraverso i mezzi di informazione. Ma secondo quanto scrive la Asl non era necessario informare nessuno, tanto i pazienti devono comunque chiamare il 118 e pare quasi che non debbano preoccuparsi, malgrado per il servizio paghino le tasse, di chi gli arriva, e quando, e in che tempi. No perché qui il solo medico d’emergenza per quella zona così vasta rimane quello a bordo dell’automedica, per capirsi. Un po’ pochino. Ed ecco cosa ci scrive il direttore generale della Asl Sud Est Enrico Desideri in proposito: “Trattandosi di modalità operativa […] che non comporta diverse modalità nella richiesta di attivazione del servizio, che si svolge come di consueto con chiamata al n. unico 118, si è ritenuto non indispensabile darne notizia alla cittadinanza”. Beh invece lo sarebbe stato, ecco».
Fin qui i malati. Poi ci sono i sanitari: «La verità, a quanto ci risulta, è che i medici avevano già coperto le turnazioni estive. Con fatica, ma si erano organizzati. Solo meno di una settimana prima gli è stato comunicato che non importava più perché la loro prestazione veniva eliminata. Non regge, dunque, la scusa delle contingenze legate al legittimo godimento delle ferie o del periodo di maternità, anche perché addirittura nella sua risposta Desideri si spinge a mettere in discussione la stessa sopravvivenza di quel Pet quando scrive che il provvedimento sarebbe stato assunto “al fine di assicurare alla popolazione la presenza del secondo Pet dell’area senese”. Uno scenario, quindi, che va ben oltre i nostri più foschi timori. Allo stesso modo, non regge la supposta concertazione, dal momento che le occasioni di incontro a cui la Asl fa riferimento a quel che ci risulta riguardavano la sperimentazione dell’infermierizzazione del Pet Siena 2, non la sua attuazione. Del resto, non potrebbero spiegarsi altrimenti le tensioni sindacali che si sono registrate».