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Siena capitale della ricerca umanistica

È stato pubblicato il 9 gennaio dall’Anvur l’elenco dei 180 dipartimenti che hanno ottenuto il finanziamento quinquennale straordinario come dipartimenti di eccellenza. Siena ha avuto un ottimo riconoscimento, con il finanziamento di ben cinque dipartimenti: quattro dell’Università degli Studi e il Dipartimento di Ateneo per la Didattica e la Ricerca (Dadr) dell’Università per Stranieri.

I dipartimenti di area umanistica ammessi al finanziamento sono stati solo 18 a livello nazionale, e ben due di questi si trovano a Siena. Questo dato conferma Siena quale centro di altissima qualificazione nella ricerca in campo umanistico: ha infatti sede a Siena, che ha l’1% della popolazione studentesca nazionale, oltre l’11% dei dipartimenti umanistici finanziati.

Per il Dadr di Unistrasi il finanziamento consiste in 1.080.000 euro annui, per un totale di 5.400.000 euro nel quinquennio 2018-2022. Potranno essere spesi per potenziare il corpo docente, con particolare riferimento ai giovani ricercatori, e per investimenti in strutture di ricerca e di studio.

Il Rettore dell’Università per Stranieri, prof. Pietro Cataldi, sottolinea la «soddisfazione per questo riconoscimento, che premia il lavoro di ricerca dei docenti del Dipartimento e offre concrete prospettive di crescita per giovani ricercatori meritevoli, e si rallegra con il Direttore del Dadr, con i colleghi e con il personale tecnico-amministrativo». Osserva poi che «aver da molti anni puntato sulla qualità del reclutamento e investito nel sostegno a ricerche di qualità ha premiato l’ateneo, dando un segnale chiaro: a vincere non è mai la logica del risparmio ma quella degli investimenti produttivi, e gli investimenti nel campo della ricerca lo sono sempre».

Il Direttore del Dadr, prof. Massimo Palermo, sottolinea «la grande importanza del risultato conseguito, che premia l’impegno pluriennale dei docenti, dei giovani ricercatori e di tutta la comunità accademica». Sottolinea inoltre che il riconoscimento «conferma la bontà delle scelte operate negli ultimi anni in tema di reclutamento e colloca il nostro Dipartimento come punto di riferimento nel panorama nazionale per quel che riguarda la ricerca sulla diffusione, l’apprendimento e l’insegnamento dell’italiano in Italia e nel mondo e, al tempo stesso, sulle dinamiche del contatto e della mediazione tra lingue e culture».

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