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Siena: approvato il bilancio previsionale 2016-2018

Un consiglio comunale turbolento quello che si è concluso ma che ha visto l’approvazione del Bilancio di Previsione per il triennio 2016-2018.
Sono diversi gli obiettivi raggiunti dal Bilancio Previsionale 2016, approvato ieri sera dal Consiglio Comunale: il mantenimento dell’alto livello dei servizi ai cittadini, la riduzione e la messa in sicurezza del debito del Comune, la tassazione invariata o diminuita e la previsione di ingenti risorse per gli investimenti.
Proprio quest’ultimo punto segna una decisa inversione di tendenza rispetto agli anni passati: dopo un’ operazione di radicale riduzione del debito, il Comune finalmente torna a prevedere risorse importanti per investimenti. Sono circa 20 i Milioni di Euro destinati ad azioni di manutenzione e recupero del patrimonio pubblico: la lastricatura delle strade del Centro Storico e dei quartieri esterni, la manutenzione di scuole ed edifici comunali, il completamento del contratto di quartiere di San Miniato, il potenziamento della videosorveglianza, il completamento degli impianti sportivi di Taverne D’Arbia, i lavori di recupero e ristrutturazione di ulteriori ambienti del Santa Maria della Scala, i lavori di ripristino di via Baldassarre Peruzzi e molteplici interventi su aree verdi, marciapiedi, sistemi fognari, incroci pericolosi, attraversamenti pedonali rialzati, ecc. .

Riduzione debito

In due anni e mezzo il Comune di Siena ha ridotto del 30% il debito: un risultato straordinario.
Nel momento in cui l’attuale Amministrazione si è insediata l’indebitamento superava i 100 milioni di euro, al 31 dicembre 2015 il debito era sceso a 77, 2 milioni di euro ed ora è di 71, 6 milioni di euro.
Con il debito ormai sotto controllo il Comune potrà finalmente far ripartire le opere pubbliche, emancipandosi definitivamente dalle erogazioni della Fondazione MPS.

– Mantenimento dei servizi essenziali
Altro traguardo importante del Bilancio previsionale 2016 è stato il mantenimento dell’alto livello dei servizi comunali essenziali. Il sistema scolastico, quello educativo, i servizi culturali, la Biblioteca Comunale, le varie forme di protezione sociale- come l’assistenza alle persone con disabilità ed il contributo affitti per le famiglie in difficoltà ed a rischio sfratto – sono un patrimonio collettivo, una straordinaria rete di servizi che rappresenta un’eccellenza e la cui difesa va in controtendenza rispetto a gran parte del resto d’Italia. Una vera e propria priorità per l’Amministrazione Comunale.

-Sviluppo economico
Diversi gli interventi previsti sullo sviluppo economico. Primo tra tutti Il Comune di Siena ha rispettato gli impegni presi per la salvaguardia dell’Enoteca Italiana assunti nel 2014, consentendo all’Ente di guardare al futuro dopo la gravissima crisi degli anni precedenti che ne aveva messo a rischio la sopravvivenza.
Ulteriori interventi, legati proprio al tema dello sviluppo economico, sono la variante generale di semplificazione per i piccoli interventi edilizi ed il nuovo regolamento comunale per le agevolazioni triennali alle imprese che si insediano nel centro storico. Mentre il primo atto incentiverà la manutenzione ed il recupero del patrimonio edilizio privato, il secondo regolamento ha uno scopo ben preciso: incentivare la creazione di nuove attività e innalzare la qualità del tessuto commerciale della città murata. L’obiettivo è quello di rivitalizzare il centro storico cittadino, sostenendo una politica di sviluppo dell’artigianato di qualità e del commercio dei prodotti agroalimentari di filiera corta, attraverso azioni condivise e finalizzate a tutelare la vivibilità cittadina. Gli interessati, che potranno fare apposita domanda al Comune, dovranno svolgere attività economiche in settori ben definiti: artigianato di qualità; fornitura di servizi per la fruizione di beni culturali, mobilità sostenibile e ambiente; commercio al dettaglio di prodotti certificati biologici, Dop e Igp del settore agroalimentare toscano con prevalenza delle produzioni della provincia di Siena. Sono diversi i benefici concessi a queste realtà: l’esenzione dalla Tari per il servizio rifiuti, l’esenzione dalla Cosap (canone di occupazione di suolo pubblico) e l’ esenzione dall’imposta comunale sulla pubblicità.  Un regolamento che porta con se una precisa idea di città e di commercio: quello locale e sostenibile.

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