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Si svelano gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti nella Basilica di San Francesco. A fine anno una grande mostra

Salire sulle impalcature per ‘entrare dentro’ agli affreschi di Ambrogio Lorenzetti e ammirarne, per la prima volta, dettagli, pennellate e colori. È questo l’obiettivo delle visite guidate ai cantieri di restauro degli affreschi di Ambrogio Lorenzetti, conservati nelle Cappelle ‘Bandini – Piccolomini’ e ‘Piccolomini di Castiglia’ della Basilica di San Francesco. L’iniziativa, intitolata ‘Ambrogio Lorenzetti. Dentro il restauro’, si svolgerà all’interno della rassegna ‘Febbraio al Museo’ in due week end: quello dal 10 al 12 febbraio e quello dal 24 al 26 febbraio.

Ambrogio Lorenzetti: dentro il restauro. Nei due weekend di febbraio i visitatori, accompagnati da Massimo Gavazzi responsabile dell’intervento di restauro, avranno l’opportunità di salire sulle impalcature e sui ponteggi, dove ogni giorno lavorano i restauratori per ‘immergersi’ nell’arte e nei capolavori di Ambrogio Lorenzetti. Il restauratore accompagnerà i partecipanti in un vero e proprio viaggio alla scoperta del delicato intervento che, si concluderà a fine aprile 2017, per restituire agli affreschi la migliore visibilità possibile. Si potranno ammirare le splendide teste dei personaggi, che sono perfettamente conservate grazie alla sapiente tecnica dell’affresco, ma anche i colori e le pennellate logorate dal tempo. Il percorso si snoda tutto intorno agli affreschi, attraverso un’impalcatura alta sei metri.

Ambrogio Lorenzetti e il legame con Siena. Lorenzetti è stato uno dei maestri della scuola senese del Trecento, distinguendosi soprattutto per la forte componente allegorica, la complessa simbologia delle sue opere mature e per la profonda umanità dei soggetti rappresentati e dei loro rapporti. Ambrogio Lorenzetti operò tra Siena e Firenze, lasciando un’eredità artistica straordinaria nelle due città, soprattutto nella città di Siena che conserva all’interno del suo patrimonio storico il settanta per cento delle opere dell’artista. Tra i ‘capolavori’ indiscussi gli affreschi della Chiesa di San Francesco a Siena, provenienti dalla sala capitolare del convento; la Maestà della Cappella Piccolomini del Convento di Sant’Agostino di Siena, risalente al 1337 – 1338 caratterizzata da un profondo significato allegorico e le Allegorie del Buono e Cattivo Governo e dei loro Effetti in Città e in Campagna, che un tempo erano datate 1338 e si dispiegano su tre pareti per una lunghezza complessiva di circa 35 metri nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena.

In attesa della grande mostra dedicata ad Ambrogio Lorenzetti. Le visite al restauro degli affreschi della Basilica di San Francesco rappresentano un ulteriore passo avanti in vista della grande mostra con cui Siena celebrerà il pittore trecentesco e alla cui realizzazione insieme al Comune di Siena stanno già lavorando alcune istituzioni culturali: Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto; Polo museale toscano; Università degli Studi di Siena; Università per Stranieri di Siena; Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa e Montalcino; Museo dell’Opera Metropolitana di Siena; Kunsthistorisches Institut in Florenz-Max-Planck-Institut e Opificio delle Pietre Dure di Firenze La mostra punta a far convergere a Siena – grazie a una serie di richieste di prestito molto mirate – tutte le opere prodotte da Ambrogio Lorenzetti e custodite anche al di fuori dei confini nazionali.

Info su visite guidate. Le visite guidate al cantiere ‘Ambrogio Lorenzetti. Dentro il restauro’ si svolgeranno in due weekend: da venerdì 10 a domenica 11 febbraio e da venerdì 24 a domenica 26 febbraio, ogni 45 minuti, durante la mattina dalle ore 10 alle ore 12 e nel pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17. L’ingresso è gratuito e su prenotazione per un numero massimo di 10 persone a turno. Ai partecipanti saranno consegnati i caschetti di protezione. Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando, dal lunedì al venerdì, il numero 0577 292614 oppure scrivendo a ticket@comune.siena.it

Comitato di curatori scientifici:
Alessandro Bagnoli, direttore storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto;
Roberto Bartalini, docente di Storia dell’arte medievale all’Università di Siena;
Max Seidel, già docente di Storia dell’arte medievale alle Università di Göttinga e di Heidelberg e direttore emerito del Kunsthistorisches Institut in Florenz/Max-Planck-Gesellschaft

Restauri: Giuseppe Gavazzi e Massimo Gavazzi, Ditta A.R.C. di Pistoia

Collaborazioni scientifiche:
Marco Giamello, Università di Siena, Dipartimento di Scienze della Terra
Nadia Montevecchi e Andrea Sbardellati, Dedalo S.a.S., Lettura stratigrafica e documentazione fotografica

Direttore dei Lavori: Paola d’Orsi, Responsabile P.O. Progetti Culturali Comune di Siena

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