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“Sì” alla bruciatura degli scarti agricoli, la soddisfazione della Cia Siena

Finalmente il via libera alla possibilità di bruciare (dal 1° settembre 2014) gli scarti agricoli, come le potature di viti ed olivi. Viene così risolto questo problema – commenta la Cia Siena -, grazie ad una modifica del testo del Decreto competitività. È consentito l’abbruciamento – spiega la Cia – dei residui agricoli in piccoli cumuli ed in quantità non superiori ai 3 metri ‘steri’ al giorno. Resta il divieto di abbruciamento nel periodo a rischio incendi che, per la Toscana, scadrà appunto il 31 agosto.

Secondo la Cia Siena questo – insieme ad altre norme contenute nella legge – è un primo passo nella direzione della semplificazione in agricoltura, auspicando che si tratti solo di un inizio. La norma sugli abbruciamenti, premia l’impegno della Cia che, insieme alle Regioni ed alle altre rappresentanze agricole, da oltre un anno si è battuta per superare una norma sbagliata, che di fatto metteva sullo stesso piano lo smaltimento delle potature agricole e la combustione illegale dei rifiuti tossici.

Oltre ai periodi di rischio incendio – precisa la Cia – resta ferma la facoltà dei comuni e delle altre autorità preposte di sospendere o vietare la combustione del materiale all’aperto in tutti i casi di rischi ambientali e per la salute pubblica.

Ulteriori semplificazioni del Decreto competitività riguardano i piccoli depositi di carburanti; le sanzioni amministrative in materia agroalimentare; il settore vitinicolo ed il lavoro agricolo.

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