“Siena merita rispetto scemo”. Recita così la frase scritta con vernice spray sulla porta dello studio fiorentino dello street artist francese Clet Abraham, in Via dell’Olmo. Il riferimento è alle famose opere di Clet, dei disegni che reinterpretano i cartelli stradali. Disegni realizzati nei giorni scorsi a Siena e poi rimossi dalla Polizia Municipale, che avevano fatto scattare tantissimi attestati di solidarietà verso l’artista francese. Solidarietà che è arrivata anche adesso dopo la denuncia di Clet sulla sua pagina Facebook, in primis dal Comune di Siena che “prende le distanze dall’atto vandalico e incomprensibile fatto ai danni dello studio di Clet Abraham” e si dissocia “da ogni tipo di violenza e esprimendo la propria solidarietà al noto artista francese”.
“Siena merita anche un rispetto intelligente, e non solo un rispetto scemo”, ha risposto con ironia Clet. “Non credo che senza un “regalo” come questo sarei riuscito così facilmente a dimostrare come sono proprio coloro che mi accusano di vandalismo a dimostrare l’atteggiamento più distruttivo e tossico”
“Le porte del mio studio sono aperte – continua Clet – si può entrare dentro e discutere con me. Il mio lavoro non è indelebile, se qualcuno si prendesse la briga di provare a toglierlo scoprirebbe che non lascia segni permanenti. Lavoro all’aperto, non mi nascondo proprio perché credo nel dialogo, nel rispetto e nella capacità di mettersi in discussione. SIENA non ti preoccupare, io cerco di darti la parte più intelligente del mio rispetto, quello scemo lo lascio agli imbrattatori”.