E’ scattata l’operazione recupero delle mura di San Gimignano. Il via è la sottoscrizione dell’accordo tra Regione Toscana, Comune di San Gimignano e Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, che è avvenuta stamani a Firenze nella sede della presidenza della Regione.
Con la firma di oggi si dà il via alle procedure per la ricostruzione della porzione di cinta muraria crollata il 3 aprile dello scorso anno. I lavori, del valore complessivo di 500mila euro, serviranno per il consolidamento delle mura medievali in località Porta Pisana.
Un intervento che va a completare quello di somma urgenza realizzato dalla Soprintendenza ed è finalizzato non solo al recupero della fortificazione storica ma anche alla messa in sicurezza di un’area attualmente interdetta per evidenti rischi per la pubblica incolumità.
” La Regione non poteva sottrarsi a un’emergenza di questa natura – ha detto l’assessore Federica Fratoni -. Di fronte alla necessità di procedere rapidamente al recupero di mura medievali che costituiscono l’identità storico culturale della regione stessa, abbiamo promosso questo accordo di programma che vede insieme tre amministrazioni con un’integrazione perfetta di competenze e responsabilità, soprattutto con un impegno corale che credo consentirà di raggiungere un risultato davvero in breve tempo. Certo è – ha proseguito – che gli eventi climatici così dirompenti uniti allo stato di manutenzione del nostro patrimonio artistico e storico, richiederebbero anche da parte del governo un impegno straordinario, come è stato in passato in altri ambiti, già a partire dalla difesa del suolo con l’unità di missione. Mi auguro dunque che non solo attraverso l’utilizzo importante delle risorse messe a disposizione dal ministero, ma anche con un’assunzione di responsabilità di carattere più complessivo, ci sia la possibilità di lavorare insieme seguendo questi metodi”.
“Sono qui – ha detto il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi – per ringraziare la Regione Toscana per lo stanziamento di 200.000 euro a favore del progetto di ricostruzione del tratto di mura di San Gimignano, franate nell’aprile scorso, che vanno ad aggiungersi ai 300.000 euro stanziati dal Mibac nelle ore immediatamente seguenti il crollo. Si completa così il fabbisogno economico dell’operazione da 500.000 che prevede non solo il ripristino del tratto franato, ma anche la messa in sicurezza di altri tre punti critici del paramento murario duecentesco. Laddove, come a San Gimignano, si concentra così tanto patrimonio culturale di valore mondiale, con le sole risorse dei Comuni, gravate fra l’altro dai vincoli di spesa, primo fra tutti il Patto di stabilità, non si riesce a fare nemmeno la manutenzione minima di tale patrimonio. Per questo è fondamentale il concorso di Enti superiori, come in questo caso, che si sono dimostrati sensibili alla causa. Quello che proponiamo da tempo, anche come Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, è di liberare dai vincoli di spesa le risorse destinate al patrimonio culturale, così come si è fatto per l’edilizia scolastica”.
In particolare, l’accordo stabilisce che la Regione Toscana stanzierà 200mila euro e il Ministero dei beni e delle attività culturali gli altri 300mila e l’intervento sarà realizzato dalla Soprintendenza.
Il Comune di San Gimignano, da parte sua, avrà il compito di effettuare le attività e le istruttorie tecniche, le verifiche di conformità urbanistica del progetto, e dovrà realizzare il progetto della terza fase degli interventi cioè quelli di messa in sicurezza delle altre porzioni della cinta muraria.