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San Casciano Bagni: campagna di scavi alla ricerca delle antiche terme etrusche e romane

Il Comune di San Casciano Bagni lancia un’ambiziosa campagna di scavi nell’area del Bagno Grande, luogo simbolo per un territorio legato alle terme. Nelle ambizioni, potrà diventare un Comune termale-archeologico noto nel mondo, legato alle divinità di Apollo, Esculapio ed Egeria, unite dal culto dell’acqua, i cui nomi già sono stati rinvenuti in epigrafi in quest’area a sud della provincia di Siena. Per il sindaco Paolo Morelli «è un sogno che si avvera», coltivato da tempo, finalmente reso possibile dal coinvolgimento della Soprintendenza e di prestigiose università: Siena, Pisa, Dublino, Cipro. Per i sancascianesi è l’occasione di una presa di coscienza sull’importanza del proprio passato, e delle sorgenti che da sempre hanno caratterizzato l’economia del territorio. Le indagini geofisiche con sofisticate apparecchiature che consentono di leggere i contenuti del sottosuolo sono state svolte negli ultimi due anni e hanno dato risposte sorprendenti, tanto che a fine maggio partirà la prima campagna di scavi della durata prevista di circa un mese (ma senza influire sulla fruibilità delle attuali vasche). Il lavoro dell’Amministrazione comunale uscente è servito a raggiungere questo primo, importante risultato, presentato di recente in un incontro pubblico. “In questi cinque anni – osserva il vicesindaco Agnese Carletti – abbiamo fatto realizzare indagini non invasive, che hanno dato risultati incoraggianti. Con la campagna di scavo mettiamo le basi per il futuro, in maniera seria e professionale, grazie all’aiuto della Soprintendenza, visto anche il vincolo che insiste sull’area. Conosceremo, in questo modo, il nostro passato, ma potremo sviluppare il futuro, pensando a un nuovo tipo di turismo”.

Riferimento dell’operazione sono Jacopo Tabolli, della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggi per le province di Siena, Arezzo e Grosseto ed Emanuele Mariotti, scelto dal Comune di San Casciano dei Bagni per dirigere lo scavo. Si occuperanno di uno dei più imponenti santuari dedicati all’acqua di epoca etrusca, quando l’aspetto del culto, quello medico o ludico non erano così definiti. Questo era anche un luogo strategico, di confine, tra le due potenti città stato di Orvieto e Chiusi. L’importanza è rimasta anche in epoca romana, quando furono realizzare le terme. Oggi questo patrimonio sta sotto le vasche del Bagno grande. Un patrimonio che si annuncia importantissimo, rimasto per secoli sepolto. Gli scavi sono coperti, quasi integralmente, dalle singole università coinvolte. Il Comune ha sostenuto tutta la fase preliminare. “Un’operazione di alto profilo – conclude il vicesindaco Carletti – come San Casciano merita. Sono stati anni lunghi, di ricerche silenziose e poco visibili. Oggi però i risultati si inizieranno a vedere, primo tra tutti l’arrivo sul territorio di tanti giovani universitari che saranno sicuramente accolti dalla comunità, a partire dall’associazione archeologica locale, che avrà l’occasione di dare il suo apporto all’iniziativa”.

Ascolta l’intervista del vice sindaco Agnese Carletti

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