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Salute: toscani tra i più longevi d’Italia, ma vaccinazioni in calo

“I dati della Relazione dell’Ars ci restituiscono l’immagine di una popolazione sostanzialmente in salute”. Parole dell’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi (nella foto), che ieri ha presentato la Relazione sanitaria 2015 curata dall’Agenzia Regionale di Sanità. Dall’indagine emerge che i toscani sono al 3/o posto in Italia per aspettativa di vita, con anziani in aumento e natalità in calo. Raddoppiati gli stranieri negli ultimi 10 anni (sono 400 mila, pari al 10,6% dei residenti). Diminuiscono i fumatori ma la Toscana presenta un dato preoccupante soprattutto tra le giovani (fuma il 22% delle ragazze tra 14 e i 19 anni), ed è in lieve crescita il consumo di stupefacenti. Aumentano i tumori ma anche l’aspettativa di vita di chi ne è colpito. Le malattie croniche sono nella media italiana, ma comunque si registrano ogni anno 6.200 morti “evitabili” dovute a cattivi stili di vita (alcol, fumo, sedentarietà, dieta sbagliata). A preoccupare la diminuzione delle vaccinazioni in età infantile, che nel 2015 sono scese in media sotto il 95%, indicato come soglia di sicurezza dal Piano nazionale di prevenzione: un dato, ha spiegato il direttore dell’Ars Francesco Cipriani, che fa sorgere timori sul possibile riemergere di patologie pericolose per i non vaccinati, come ad esempio il morbillo.
Per sensibilizzare i toscani sul tema delle vaccinazione in età infantile, la Regione ha da poco lanciato la campagna “Dammi un vaccino” e ha allo studio una proposta di legge regionale per introdurre l’obbligo delle vaccinazioni dei bimbi come prerequisito per l’iscrizione agli asili e alle scuole di infanzia.

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