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Saloncino, un tè all’Opera: protagonisti i dolci senesi

Sarà Alessandro Leoncini a inaugurare la serie di incontri de “Il Duomo dei Senesi” con il primo Saloncino, un tè all’Opera dal titolo “I dolci senesi. Dal medioevo ai pittori delle carte da Panforte passando dalla Parigi de I Miserabili”, domenica 13 gennaio alle ore 16:00 nella Sala delle statue del Museo dell’Opera di Siena.
Il recentissimo restauro del pulpito del Duomo ha dato anche ai non specialisti l’occasione di osservare meglio i dettagli dei pannelli scolpiti da Nicola Pisano. In quello con l’Epifania, tra i doni portati dai Magi, Nicola ha raffigurato un canestrino colmo di piccole losanghe che ricordano i nostri familiari ricciarelli, che altro non sono che pasta di marzapane. Fin da quell’epoca, insieme col panpepato, il marzapane era uno dei tradizionali dolci senesi e, quando passavano da Siena re e imperatori veniva spesso offerto coperto d’oro, sostanza non tossica e digeribile. Quale dono era quindi più indicato per essere offerto al Re dei Re?
La storia dei dolci senesi, però, inizia già da prima di Nicola Pisano e continua poi senza interruzioni fino a oggi. Alla fine dell’Ottocento, con l’inizio della produzione industriale dei dolci, fu necessario creare involucri che consentissero l’immediata identificazione del dolce con la città, e nacque così una sorta di corrente artistica formata appunto dai così detti “Pittori delle carte da panforte”. Sempre nell’Ottocento sulla storia dei dolci intervenne la scuola di Chimica dell’Università diretta da Pietro Tommi, un senese che aveva studiato a Parigi frequentando l’ambiente descritto da Victor Hugo nel suo capolavoro.
Al termine della conferenza, come consuetudine, sarà possibile partecipare ad una degustazione di pregiati tè provenienti da tutto il mondo.
L’evento è a numero chiuso, si raccomanda la prenotazione al 0577/286300 oppure opasiena@operalaboratori.com

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