Che tipo di riscontro hanno avuto i saldi sul territorio di Siena e provincia? “In linea con la passata stagione, bene il made in Italy – fa notare Riccardo Ghini, responsabile Confcommercio Federmoda Siena – Sulla stagione nel suo complesso la valutazione è positiva e sta andando bene l’anticipo invernale che viene acquistato da turisti, e non solo, in funzione del rientro a casa nei paesi d’origine o comunque della ripartenza del lavoro in autunno, a ferie finite”. Diverse invece le motivazioni di vendita a saldo. “Si compra a saldo l’estivo che si indossa sul momento – dice Ghini – E quest’anno a livello generale ci sono dati in linea, anche il grande caldo forse ha disincentivato ad acquistare, soprattutto l’abbigliamento. Chiaramente, almeno per le città turistiche, tanto più crescono tempi di permanenza e la qualità turistica, tanto più i risultati”.
Nelle prossime settimane non sarà un caso, soprattutto nei negozi in provincia o fuori dai centri storici, continuare a trovare collezioni estive e primaverili a prezzi ribassati grazie a vendite promozionali, possibili in questo periodo. Poi ampio spazio alle nuove collezioni che, come da tradizione, sono già arrivate ovunque con le anteprime. “A saldo – continua Ghini – è difficile vendere il pantalone lungo da primavera, la giaccia ecc…. Invece a settembre questo tipo di prodotto, ovvero la camicia, il giacchino di pelle, la scarpa sfoderata chiusa, la vendi”.
Come sempre dunque la tempistica dei saldi non risponde all’effettività della stagione degli acquisti, iniziando di fatto con l’inizio della vera stagione, anche se l’estate 2017 da questo punto di vista è stata una eccezione, rispetto alle temperature già avute a partire da marzo e poi nei mesi successivi, senza pioggia nel periodo pasquale e dei ponti primaverili.
“Come abbiamo avuto modo di dire più volte – osserva Ghini – è necessario ragionare sulla data di inizio saldi, da avviare più in avanti nel tempo. M a non solo, perché da sola questa decisione può non essere risolutiva di tutto il problema. E’ infatti su tutto il contesto di distribuzione e sulle regole che lo sovraintendono che dobbiamo riflettere. E in questo contesto trovare soluzioni capaci di dare maggiore soddisfazione a consumatori e operatori. Ci dobbiamo infatti domandare: come si gestiscono le vendite on line e i tanti sconti che vi si trovano? Chi gestisce le tante promozioni che a varia natura vengono fatte? Oppure, le comunicazioni con gli sconti alla cassa? Per non parlare poi della grande distribuzione o degli outlet”.