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Rubrica Leggerissima: “Il sol dell’avvenire”, Nanni Moretti ferma il tempo regalandoci nuova speranza

Io sono un autarchico (1976)
Ecce bombo (1978)
Sogni d’oro (1981)
Bianca (1984)
La messa è finita (1985)
Palombella rossa (1989)
Caro diario (1993)
Aprile (1998)
La stanza del figlio (2001)
Il caimano (2006)
Habemus Papam (2011)
Mia madre (2015)
Tre piani (2021)
Il sol dell’avvenire (2023)

Questo è l’elenco dei lungometraggi, e solo di quelli, diretti da Nanni Moretti, regista, sceneggiatore, produttore e attore italiano.

“Il sol dell’avvenire” suo ultimo lavoro, è ancora in molte sale cinematografiche e, a mio avviso, è il film dedicato a chi ama la meta comunicazione.
Io l’ho percepito come una pellicola matrioska. Proprio così: dentro il film ci sono più film che parlano di storie che raccontano la politica che dipinge i tratti del regista che spiega a sua volta il cinema (e la vita) tra note musicali nostalgiche e moderne.

La trama è coerente con il “come”: il regista Giovanni (alter ego di Nanni Moretti e da lui interpretato) ha scelto di girare una nuova pellicola dedicata agli eventi del 1956. Lui è un regista con dei tempi “lenti”, riflessivo, che ha qualcosa da dire (o forse ha troppe cose da dire) più o meno ogni cinque anni.
Questa volta è deciso a raccontare il periodo storico in cui l’Unione Sovietica invade l’Ungheria; ma non solo: nel film c’è anche il PCI (Partito Comunista Italiano) che chiede una reazione a Togliatti; c’è un quartiere popolare romano animato dall’arrivo e dagli spettacoli di un circo ungherese.

A produrre la pellicola, la moglie Paola (interpretata da Margherita Buy) che da sempre “subisce” la non leggerezza del marito. Paola è anche impegnata con un action movie di quelli pieni di sparatorie, inseguimenti e vendette. Giovanni ne blocca l’ultima ripresa: per lui, in fondo, è una pellicola senza senso, sbagliata.

Una lunga scene esilarante che vale (anche solo questa) tutto il biglietto del cinema.
Comunque l’entusiasmo per il film di Giovanni si blocca così come la disponibilità economica di chi avrebbe dovuto finanziarlo e così entrano in scena i “commerciali” di Netflix e poi gli sceneggiatori coreani. E noi, fino all’ultimo, non sappiamo se il film si salva oppure no.

La figlia di Giovanni, Emma (Valentina Romani), musicherà il film del padre e anche lei ha un ruolo particolare proprio per la sua inaspettata scelta amorosa. I protagonisti del “film nel film” sono un giornalista de “L’Unità” che Silvio Orlando, come sempre, rende un personaggio unico, felice perché può “interpretare un suicida” (estremo atto di grande recitazione da parte di un grande attore) e la sarta, comunista molto attiva, che Barbara Bobulova trasforma in una donna seducente, forte e volitiva e che suggerisce, cambiando di continuo la sceneggiatura rigida scritta da Giovanni, di inserire scene d’amore perché in fondo, quel film, è una love story (tra lei e il giornalista, mentre si racconta la storia d’amore finita tra Giovanni e Paola e tra due giovani sconosciuti a cui lo stesso Giovanni dispensa consigli. Magari avrebbe voluto riceverli nel tempo o, forse, si rivede nelle scelte di lui. Chissà…).

L’ultimo film di Moretti è, inoltre, un capolavoro di citazioni e rimandi cinematografici: si parla del film “Lola” di Jacques Demy; “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola per sottolineare come la violenza non dev’essere mai fine a se stessa (a proposito della scena di cui vi ho appena scritto); e ancora parla di Anthony Hopkins che in “The Father” non indossa le ciabatte. Poi c’è la sequenza finale de “La dolce vita” e il rimando a “8 ½”. Perché Giovanni, in verità, è un regista, un uomo, in mezzo a una crisi esistenziale dettata soprattutto dall’inaridimento cinematografico. Riuscirà a trovare un equilibrio diverso sia come uomo che come regista?
Il “Sol dell’ avvenire” è, comunque la si pensi, una pellicola preziosa in cui ritorna Nanni Moretti di sempre, puro e originale, ironico (a modo suo), riflessivo e drammatico. Eppure il messaggio che viene fuori, che io ho percepito, ha i colori della speranza.

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