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Rubrica Leggerissima: “The Perfect Couple, la miniserie che ti accompagna con ironia verso l’autunno

Tra le tante novità disponibili dall’inizio di settembre su Netflix, The Perfect Couple è la miniserie firmata Susanne Bier perfetta per il post vacanze estive: godibile senza particolari stress emotivi, con un cast notevole e location da favola.

Anche in questo caso, la regista danese ha dimostrato una certa predilezione per le serie “crime” dal ritmo veloce ambientate nell’alta società, e per Nicole Kidman, la quale non delude mai – al di là dei gusti personali, la sua recitazione è impeccabile – ed è, tra l’altro, co-produttrice della serie.

Nel 2020, in effetti, l’attrice australiana è stata la protagonista di un’altra miniserie per la tv realizzata da Bier: The Undoing – Le verità non dette, tratta dal romanzo “Una famiglia felice” di Jean Hanff Korelitz. Il sito web di recensioni e info su film e serie tv “Rotten Tomatoes” lo aveva così definito: “The Undoing è un giallo meravigliosamente girato che beneficia notevolmente dalle interpretazioni di Nicole Kidman e Hugh Grant—se solo la sua storia fosse solida come la forza dei suoi protagonisti”.

The Perfect Couple non è paragonabile a Big Little Lies né a The White Lotus, eppure ti incolla
allo schermo: vuoi vedere dove va a parare e, nel frattempo, ti godi situazioni e dialoghi particolarmente autoironici e assurdi.

Al centro della trama, le ossessioni dei ricchi: la loro necessità di apparire sempre perfetti e felici viene trasformata in atteggiamenti volti al ridicolo. Lo spettatore si diverte proprio grazie agli eccessi dei singoli protagonisti, alla costruzione di situazioni improbabili.
La serie è tratta dall’omonimo romanzo del 2018 di Elin Hildebrand, autrice prolifica di “romance novel”, quasi tutte ambientate a Nantucket, isola nella quale risiede.

Ovviamente anche The Perfect Couple è ambientata a Nantucket, più precisamente nella villa di lusso estiva della scrittrice di best seller Greer Garrison Winbury (interpretata da Nicole Kidman) e di suo marito Tag (Liev Schreiber).

La stazione di polizia di Nantucket nel Massachusetts è la seconda ambientazione fondamentale per la serie. La famiglia, come da tradizione, è super ricca e nasconde molti segreti. L’occasione della réunion dei Winbury è il matrimonio di uno dei tre figli della coppia, Benji (Billy Howle nel ruolo), con Amelia Sacks (Eve Hewson). Le nozze però non saranno celebrate.

Il motivo? La morte di Merritt Monaco (Meghann ì Fahy), la damigella d’onore di Amelia. Suicidio? Omicidio? Chi l’ha uccisa nel caso? La coppia di poliziotti incaricata a risolvere il caso – Nikki (Donna Lynne Champlin) e Dan (Michael Beach) – resta letteralmente allibita di fronte ai comportamenti e alle dichiarazioni di ciascun protagonista. Persino il personale di servizio è a dir poco “particolare”…

La narrazione non scende mai in profondità, tuttavia la fine bizzarra ha un che di ottimistico e facilita la cancellazione di tutte le contraddizioni del genere grottesco/kitsch presenti nelle sei puntate.

Oltre alla regista e alla produttrice, va sottolineato il ruolo di altre due donne: la producer Gail Berman e la sceneggiatrice Jenna Lamia che confezionano uno show da intrattenimento simil soap opera, ma scegliendo un cast fantastico che ti conquista sin dall’inizio con il ballo di gruppo di apertura della serie sulle note di “Criminals” di Meghan Trainor.

Simona Merlo
@smwriter su Instragram

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