Home Slide Show Musica

Rubrica Leggerissima: “Il Conte di Montecristo, il fascino di un classico senza tempo”

Avete visto la prima delle otto puntate de “Il conte di Montecristo”, mini-serie diretta dal regista danese Bille August (premio Oscar per il miglior film straniero nel 1989 con “Pelle alla conquista del mondo”), ispirata al celebre romanzo di Alexandre Dumas?

Otto episodi in tutto che andranno in onda ogni lunedì sera su Rai 1 fino al 3 febbraio 2025.

Il cast è degno di nota: Sam Claflin interpreta Edmond Dantès, Ana Girardot è Mercedes, il suo amore perduto. Gérard Villefort è intepretato da Mikkel Boe Følsgaard; Blake Ritson è Danglars.
E ancora: Jeremy Irons nel ruolo dell’Abate Faria, Karla-Simone Spence è Haydée.

In questa produzione italo-francese ci sono anche nomi di spicco italiani: Lino Guanciale è Vampa, Michele Riondino, Jacopo; Nicolas Maupas è Albert (figlio di Mercedes e Fernand) e Gabriella Pession è Hermine Danglars.
A seguire la trama del libro, ma la storia è molto più intrigante di così

Sbarcato a Marsiglia con la nave mercantile Pharaon, di cui sta per essere nominato capitano, Edmond Dantès viene arrestato con l’accusa di bonapartismo durante la sua festa di fidanzamento con la bella catalana Mercedes.

Il suo arresto è stato “ordito” dal pescatore Fernand, cugino di Mercedes e innamorato pazzo di lei (nel ruolo, Harry Taurasi); dall’invidioso contabile Danglars che desidera il suo posto, e dall’amico geloso Caderousse (interpretato da Jason Barnett).

Nonostante proclami la sua innocenza, Dantès viene incarcerato in una terribile prigione che si trova in mezzo al mare: il castello d’If.

Qui conosce l’abate Faria, uomo intelligente e coltissimo, che gli racconta di un tesoro nascosto sull’isola di Montecristo. Quando, dopo 14 anni riesce a fuggire, Edmond si impossessa di questo tesoro. Torna così in Francia, ricchissimo, con il nome di “Conte di Montecristo” e con un unico obiettivo: la vendetta.

Investe dieci anni per metterla in pratica, escogitando audaci stratagemmi e molteplici travestimenti per annientare i propri avversari, in un delirio d’onnipotenza che terminerà in un drammatico confronto con la coscienza e il perdono.

Penserete a una storia troppo lontana dalla nostra modernità, da come viviamo e percepiamo il mondo. Invece l’adattamento funziona bene e anche la scelta del cast è stata fatta con una certa furbizia: attori e attrici sono coinvolgenti e ben noti al pubblico.

La sceneggiatura che nel complesso risulta armoniosa (almeno finora) è stata scritta da Sandro Petraglia, Lorenzo Bagnatori, Eleonora Bordi e Michela Straniero, Greg Latter.
Il Conte di Montecristo è stato anche il soggetto per un film francese in due puntate andato in onda lo scorso dicembre con Pierre Niney nei panni di Edmond Dantès e Pierfrancesco Favino nel ruolo dell’abate Faria. Anche in questo caso grande successo di critica e pubblico.

Sarà che aveva ragione ancora una volta Umberto Eco?
“Montecristo è uno dei romanzi più appassionanti che mai siano stati scritti. In un colpo solo (o in una raffica di colpi, in un cannoneggiamento a lunga gittata) riesce a inscatolare nello stesso romanzo tre situazioni capaci di torcere le viscere anche a un boia”
(Umberto Eco).

RADIO STREAMING POPUP

Ad

17 agosto 2024, la cronaca

Ad

ESTRA NOTIZIE

Meteo

Meteo Siena