Un anno fa, esattamente il 24 febbraio 2022, la Russia di Putin ha invaso militarmente l’Ucraina. Qual è il nostro atteggiamento oggi verso questo conflitto? Ci sentiamo infastiditi o minacciati?
Un modo per saperne di più, superando i limiti delle rispettive “propagande”, è affidarsi ai programmi di informazione e approfondimento di alto profilo come “Atlantide – Storie di uomini e mondi” di Andrea Purgatori. Sceneggiatore, saggista, attore, ma soprattutto giornalista impegnato da fine anni ‘70, ha conseguito il Master of Science in Journalism della Columbia University a New York nel 1980; è stato inviato del “Corriere della Sera” dal 1976 al 2000, ed è noto per le inchieste e i reportage sul terrorismo internazionale e italiano (ma non solo) durante gli “anni di piombo” e sullo stragismo.
Ha raccontato molti delitti di mafia, la guerra in Libano, tra Iran e Iraq, la guerra del Golfo, l’Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria.
Che cosa amo di Andrea Purgatori e perché consiglio “Atlantide” come programma di approfondimento dedicato ai grandi eventi storici del passato e di oggi, all’attualità in senso ampio, alla politica?
Perché ciò che racconta è documentato dai più grandi reporter di guerra italiani (una su tutti Francesca Mannocchi); perché le informazioni sono verificate e nessun dettaglio viene trascurato; perché è contestualizzato: i racconti dei fatti non sono lasciati a una narrazione “scolastica” noiosa o didascalica, presuntuosa se vogliamo. Al contrario: la narrazione scelta è sì intrecciata ma comprensibile a chiunque voglia ascoltare.
Lo sforzo di collegare il prima e l’oggi è fatto da Purgatori e da uno staff che ipotizzo preparatissimo. Inoltre gli ospiti delle puntate sanno ciò di cui parlano. Non improvvisano, non studiano “per la puntata”: sono lì in quanto testimoni “attivi” di un pezzo di Storia.
Questa premessa era doverosa perché mercoledì 22 febbraio è andata in onda la puntata dal titolo “Un anno di guerra” e vi suggerisco di (ri)vederla. Per farlo basta cercarla sul sito de “La7”, scegliere i singoli interventi o il programma per intero e vedere quanto interessa in streaming on-demand.
Nel corso del programma Andrea Purgatori ha dialogato con la giornalista Francesca Mannocchi (che si trova nell’ Ucraina sud-orientale), il filosofo Umberto Galimberti, il cardinale Don Matteo Zuppi e l’esperto di geopolitica, direttore della rivista Domino, Dario Fabbri.
Attraverso i reportage (video racconti) di Mannocchi, sono state mostrate le conseguenze di una guerra definita “delle parole” che dura ormai da dodici mesi e che ha devastato il territorio e le persone che lo abitano (azioni che hanno “dato sostanza” alle parole). Vengono mostrate e analizzate le scelte di un “dittatore” (Putin nei fatti non può essere definito diversamente); e ancora i recenti riferimenti alle armi nucleari, l’arrivo a Mosca di Wang Yi, capo della diplomazia cinese; l’intervento di Giorgia Meloni, attuale Presidente del Consiglio, in conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky; le parole di Papa Francesco su “una guerra assurda e crudele”.
E sulla pace? A che punto sono le trattative di uno stop alla guerra che sembrano volere in pochi?
Tra le testimonianze più forti, infine, anche quella dell’ex comandante del gruppo mercenario russo filonazista Wagner, Andrei Medvedev, il primo soldato disertore del gruppo impiegato in Ucraina.