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Rubano nelle auto in sosta tra la Valdelsa e il Chianti: quattro nomadi denunciati

È accaduto nel primo pomeriggio di domenica scorsa quando i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Poggibonsi, coadiuvati dai colleghi della stazione di Poggibonsi e Castellina in Chianti, intercettavano un’autovettura con cinque persone a bordo: due uomini, due donne di cui una incinta e un minore, poco prima avvistati e segnalati  in loc. Fizzano di Castellina in Chianti dove avevano messo a segno un furto su autovettura in sosta alla quale gli infrangevano il vetro per aprirla e asportare quanto contenuto nell’abitacolo.

Presumibilmente le stesse persone prendevano di mira diverse autovetture parcheggiate nei pressi dei presidi storici e paesaggistici della valdelsa e chianti a danno di turisti che erano venuti a trascorrere una tranquilla domenica in queste zone. Invece   si sono visti costretti a passare il resto della giornata presso le Stazioni Carabinieri di Poggibonsi e Castellina in Chianti per denunciare le loro disavventure.

In particolare le auto colpite erano una BMW serie 3, aperta con la rottura del cristallo posteriore lato guida ed una Toyota Yaris alla quale infrangevano il vetro della portiera posteriore lato passeggero.

I Carabinieri della Compagnia valdelsana, in virtu’ di questi accadimenti, procedevano ad immediate indagini verificando, prima di tutto, le telecamere che insistono sui luoghi degli eventi, accertando che a commettere i furti sulle auto in questione erano state delle persone che utilizzavano una autovettura Fiat Panda di colore grigio di proprietà di una donna trovata successivamente a bordo dell’auto. A quel punto venivano diramate le ricerche, mediante anche l’inserimento della targa del veicolo sospetto sul sistema lettore targhe comunale. Pertanto l’autovettura veniva intercettata dalla pattuglia dell’aliquota radiomobile all’altezza della Loc. La Posta di Monteriggioni e quindi, dopo aver ricevuto manforte da parte dei militari delle altre stazioni, eseguivano perquisizioni personali e veicolari, al termine delle quali, dopo aver raccolto le necessarie fonti probatorie di riscontro deferivano alla Procura della Repubblica di Siena i quattro nomadi di cui tre di etnia Sinti ed uno Rom, già noti alle FF.PP. per i loro precedenti specifici. I Militari dell’arma procedevano, altresì, a porre sotto sequestro l’autovettura in uso ai responsabili in quanto concretamente utilizzata per commettere reati.

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