Prosegue la preparazione del Siena in vista della disputa dei playoff. Oggi pomeriggio i bianconeri si alleneranno allo stadio Artemio Franchi (ore 18), confermate le sedute di giovedì e venerdì all’Acquacalda (sempre alle ore 18), mentre sabato si chiuderà la settimana al Franchi alle ore 9.30.
“Nel periodo del lockdown i ragazzi sono stati bravissimi, presentandosi in condizioni abbastanza buone – spiega il viceallenatore Giuliano Lamma – abbiamo impostato un lavoro graduale di ripresa, al momento non abbiamo avuto intoppi e speriamo di proseguire così”. Il secondo di Dal Canto parla anche dei playoff, al via il 5 luglio. “Saranno sicuramente particolari, ripartiamo tutti da un periodo di inattività molto lungo. Saltare il primo turno è un bene anche perché abbiamo cinque giorni in più per lavorare, aspetteremo di conoscere il nostro avversario e prepareremo la partita in base a quello”.
Gli auguri per un cammino il più lontano possibile ai playoff sono arrivati anche dal Siena Club Fedelissimi. “Cercheremo di far sentire la nostra vicinanza alla squadra anche se non sarà facile. Lo stadio ci è vietato e dobbiamo seguire tutto da lontano – scrivono i Fedelissimi – questo non è il calcio che ci piace. Giocare le partite a porte chiuse non ha senso e meglio sarebbe stato non ripartire, lasciare da parte gli interessi e avere il coraggio di dire basta per questa stagione”.
Un comunicato, quello dello storico club bianconero, giunto a margine dell’incontro con l’assessore allo sport Paolo Benini, che ha dichiarato di aver ricevuto degli interessamenti per la Robur Siena, contatti girati alla presidente Anna Durio. “Molte preoccupazioni desta la situazione societaria, ancora avvolta dal consueto impenetrabile silenzio che non fa altro che aumentare i dubbi e le paure – spiegano i Fedelissimi – quando non si riesce ad avere un confronto tra tifosi e proprietà è quasi scontato che prendano piede le indiscrezioni, le ipotesi e le supposizioni e in questi ultimi giorni ce ne sono state fin troppe”. “Una certa preoccupazione – continua il comunicato – ce la crea anche la situazione debitoria della società che poi è quella che può determinare la cessione o meno. Diciamo questo senza sapere nemmeno lontanamente di che cifra si parla, ci auguriamo solo che non abbia raggiunto un livello tale per cui è stato superato il valore della stessa società, in questo caso sarebbe un problema anche trovare un acquirente”.