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Rifiuti: Sei Toscana, nessun aumento dei compensi per il cda

Nessun aumento dei compensi per i membri del cda di Sei Toscana, il gestore del servizio di raccolta dei rifiuti nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto. A comunicarlo in una nota è la stessa azienda dopo l’assemblea dei soci che ieri ha deciso “di revocare la delibera dello scorso 11 settembre, confermando il budget complessivo di remunerazione degli incarichi percepiti dagli amministratori della società, in complessivi 180mila euro lordi all’anno”. La decisione arriva dopo settimane di polemiche dalla delibera con cui la stessa assemblea dei soci aveva innalzato da 180mila a 300mila euro il budget massimo a disposizione dei nove amministratori. Contro la delibera avevano ‘alzato la voce’ anche i sindaci di Arezzo, Siena e Grosseto. Era intervenuto anche il prefetto di Siena Armando Gradone che lo scorso marzo aveva commissariato Sei Toscana, dopo la richiesta di Anac, a seguito dell’inchiesta per turbativa d’asta e corruzione della procura di Firenze su un presunto appalto truccato dal gestore dei rifiuti per un importo di 3,5 miliardi di euro. Gradone aveva rilevato che l’aumento dei compensi “poiché incide sui proventi del contratto di servizio, rientra tra i poteri dispositivi affidati all’amministrazione straordinaria” e dunque non si trattava di una decisione che poteva essere assunta dall’assemblea dei soci di Sei Toscana.

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