Consegnati gli attestati a 14 allievi detenuti che hanno partecipato al ‘Progetto Freeman 2 – Competenze nella manutenzione edilizia e impiantistica’ per il reinserimento socio lavorativo dei detenuti. E’ quanto effettuato dalla Scuola edile di Siena, nella Casa di Reclusione di San Gimignano, grazie alla disponibilità della Direzione. I certificati riconoscono ai partecipanti la qualità ed il valore della formazione svolta.
La cerimonia ha concluso il percorso iniziato con il finanziamento della Regione Toscana sull’Avviso Pubblico per il finanziamento di ‘Progetti formativi rivolti a soggetti in stato di detenzione negli Istituti Penitenziari Toscani, gestito dalla Scuola Edile di Siena con il Cpia, Centro Provinciale Istruzione Adulti; il corso è terminato il 22 ottobre con l’esame finale. Con il direttore della Casa di Reclusione di San Gimignano Giuseppe Renna, erano presenti alla consegna il presidente della Scuola edile Giannetto Marchettini e il direttore della Scuola Edile di Siena Stefano Cerretani, Annalisa Pani del Cpia, docenti e collaboratori dell’Ente Senese Scuola Edile.
La collaborazione con il Cpia ha consentito alla Scuola Edile di Siena di svolgere un corso con alto valore professionalizzante orientato alla rieducazione e al reinserimento, grazie ad una forte azione di orientamento collettivo e individuale. «La Scuola Edile di Siena – ha detto il presidente Marchettini -, nell’ambito della sua missione di formazione e inserimento di lavoratori nell’edilizia, sviluppa politiche attive con percorsi di reinserimento contro i rischi di esclusione e marginalizzazione. L’importanza della precedente esperienza di collaborazione con la Casa di Reclusione di San Gimignano ci ha stimolati a ripetere questo percorso. La consegna dei 14 attestati agli allievi detenuti realizza un grande obiettivo con una risposta alle necessità di coloro che, finito il periodo di detenzione, vivono problemi di reinserimento sociale».
«Un reale inserimento dei lavoratori nel mondo professionale – ha spiegato il direttore Cerretani – impone esperienze e competenze professionali, raramente presenti nella popolazione carceraria. Dopo la prima esperienza positiva nel 2018 della Scuola Edile con la Casa di Reclusione di San Gimignano e il primo percorso formativo, abbiamo realizzato questo nuovo progetto Freeman. Il modello formativo è stato condiviso e, con grande soddisfazione, molto apprezzato dalla Direzione della Casa di Reclusione e dai partecipanti. Si è articolato in un percorso di 226 ore dal precedente mese di giugno, sui temi dell’edilizia e impiantistica manutentiva con lo sviluppo di due Unità di Competenza del Repertorio Regionale delle Figure professionali».
«La strategia della nostra Scuola Edile – hanno anticipato Marchettini e Cerretani – è quella di continuare a sviluppare nuovi fattori di promozione e sensibilizzazione, anche in una logica di collegamento e comunicazione tra il dentro e il fuori: tra l’istituzione penitenziaria e il territorio circostante».