E’ stato trovato morto a Malta, nella sua camera d’albergo, Andrea Ragusa, Docente al Dipartimento di Scienze Politiche Internazionali dell’Università di Siena. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte dell’uomo, dalle prime informazioni potrebbe essergli stato fatale un malore, dato che sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. La notizia della scomparsa del giovane professore che aveva solo 44 anni ha destato profondo cordoglio all’ateneo senese
Il rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati, insieme al professor Stefano Maggi, direttore del dipartimento di Scienze politiche e internazionali, a nome personale e della comunità universitaria esprimono profondo cordoglio per la prematura e improvvisa scomparsa del professor Andrea Ragusa. “Andrea Ragusa – ha ricordato il Rettore – era un giovane professore, molto attivo nella ricerca, che svolgeva con grande dedizione ed entusiasmo; era apprezzato dai suoi studenti e dai suoi colleghi. La sua morte lascia un triste vuoto nell’intero Ateneo”.
Accorate anche le parole del professor Maggi: “Andrea era uno degli studiosi più giovani e più promettenti del dipartimento. Oltre a essere delegato per la qualità della didattica, aveva fatto ricerca negli ultimi anni sulla valorizzazione del patrimonio culturale, con importanti progetti e pubblicazioni a livello internazionale. È una perdita irreparabile non solo per i suoi studi ma anche per le sue qualità umane”.
Nato nel 1974 a Orbetello, Ragusa era diventato professore associato dell’Ateneo senese nel 2005, nel settore di storia contemporanea, all’interno dell’allora facoltà di Scienze politiche.
Laureatosi all’Università di Siena, si era perfezionato in Germania e in Francia. Dal 2011 era direttore del Centro interuniversitario per la storia del cambiamento sociale e dell’innovazione ed era membro del comitato scientifico e del consiglio di amministrazione della Fondazione di studi storici Filippo Turati.
Come lui stesso aveva scritto sulla sua pagina personale sul sito dell’Università di Siena, attualmente stava “avviando un progetto di ricerca su Il ‘900 dopo il ‘900: immagini, rappresentazioni, letture di un secolo complesso: un tentativo di riflessione sul senso della storia nel momento attuale e sulla storicizzazione del passato più recente e la sua rappresentazione e divulgazione”.