Nessuna comunicazione ufficiale è giunta ad Alessandro Pinciani sull’espulsione dal Pd appresa dai Media. Il politico senese colpevole per il suo ex partito di non aver appoggiato il candidato a sindaco piddino e di aver presentato la sua candidatura alternativa, è esterrefatto dal comportamento degli Organi di garanzia. “Vedere sul giornale la notizia senza essere stato avvertito mi pare assurdo, ma non mi sorprendo perchè il Pd è alla deriva – ha detto ad Are -. La mia è stata una scelta di dignità, coerenza e trasparenza, non ho mai negato la mia posizione riguardo a Bruno Valentini che già 3 anni fa avevo criticato e i risultati di queste elezioni mi hanno dato ragione. Quindi è stato meno ipocrita uscire dal Pd e candidarmi che rimanere all’interno. Vorrei però chiarire che la mia era una candidatura a disposizione del partito democratico non contraria ma anche qui non siamo stati ascoltati. Ci hanno contattato per il ballottaggio, abbiamo chiesto che Valentini rispondesse a 10 domande, non l’ha fatto e noi non abbiamo dato indicazioni di voto ai nostri elettori”.
Pinciani impegnato in politica fin da ragazzo, fonderà un nuovo partito? “Io non vivo di politica ma mi piace occuparmene. Cosa farò? Intanto tutelerò la mia persona nelle sedi opportune, poi decideremo insieme agli altri espulsi come procedere. A proposito, hanno controllato la nostra lista per vedere quali erano i ‘traditori’, lo facciano di tutte le 19 liste che erano presenti alle scorse elezioni, mi sa che di iscritti al pd ne troveranno altri”.