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Polfer, il bilancio di un’estate “bollente”

Estate calda per la Polizia Ferrovia in Toscana e non solo per il clima torrido degli ultimi mesi.
Alla complessità di garantire la sicurezza ferroviaria in una regione con più di mille treni e 180.000 passeggeri al giorno, con oltre 175 tra stazioni e fermate, si è aggiunta la necessità di fronteggiare quest’anno diverse emergenze: incendi, alluvioni, profughi in fuga, aggressioni a bordo treno sono stati i diversi fronti d’intervento che la Polfer ha affrontato nell’estate 2015.
A luglio sono stati due distinti episodi di incendio di sterpaglie, che hanno coinvolto rispettivamente due treni sulla linea Firenze – Arezzo, provocando ritardi di diverse ore, che hanno impegnato la Polizia Ferroviaria nel contribuire all’attività di soccorso di circa 200 passeggeri bloccati e stremati da un caldo eccezionale.
Stessa attività di soccorso che è stata svolta il 1° agosto, quando Firenze è stata travolta da un evento atmosferico straordinario (tromba d’aria e bombe d’acqua), che ha interrotto la circolazione ferroviaria locale e nazionale per la caduta della linea elettrica aerea colpita da un traliccio abbattuto dalle raffiche di vento,con diciotto treni fermi che solo l’indomani sono ripartiti.
L’emergenza umanitaria dei profughi in fuga si è riversata poi anche sui treni, specie quelli della linea tirrenica diretta al confine con la Francia e della tratta appenninica verso il Brennero: con il compito difficile e delicato degli uomini della Polfer di far scendere dai convogli gli stranieri da identificare, senza documenti o con documenti falsi, forniti loro dalle organizzazione criminali che per mestiere speculano sulla disperazione. Migranti spesso bambini che non conoscono la nostra lingua, spaventati, affamati, affidati dai poliziotti alle varie strutture di accoglienza presenti sul territorio toscano, già sovraffollate.
Ed infine la cronaca più recente, con gli episodi di aggressioni al personale a bordo treno, che hanno portato allo sciopero odierno degli operatori delle ferrovie. Aggressioni che non rimangono mai impunite dato che la Polizia Ferroviaria ne ha identificato e denunciato gli autori e che hanno determinato un’intensificazione delle scorte a bordo dei c.d. treni critici, con 536 pattuglie,a 1064 convogli,garantite nei mesi di giugno, luglio e agosto, a cui vanno aggiunti i servizi in stazione che, nello stesso periodo, sono stati assicurati da 3125 pattuglie.
Non ultima l’attività investigativa svolta dai poliziotti in borghese nelle stazioni e sui treni che ha portato, nei tre mesi estivi, alla denuncia di 215 e all’arresto di 28 persone, principalmente per reati di tipo predatorio.

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