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Poggibonsi: suona la prima campanella per 250 bambini

Suona la prima campanella dell’anno scolastico a Poggibonsi. I primi a tornare il classe saranno, domani martedì 8 settembre, i bambini e le bambine che frequentano gli asili nido e le scuole dell’infanzia comunali. Complessivamente si tratta di 253 bimbi di cui 99 all’asilo nido suddivisi in cinque classi (due ai Rodari e tre a La Coccinella) e 154 alla scuola dell’infanzia, suddivisi in sei classi di cui tre in via Risorgimento e tre a Luco.

“A tutti loro, alle loro famiglie e a tutto il personale che gravita attorno ai nostri servizi educativi – dice l’assessore alle Politiche Educative Susanna Salvadori – facciamo gli auguri di buon inizio, buon lavoro e buon divertimento”. Si comincia, come sempre, in maniera scaglionata con un percorso di inserimento messo a punto con genitori ed educatori e con la supervisione del coordinamento pedagogico. Ripartenza immediata anche per il trasporto che si attiverà domani, 8 settembre. La mensa prenderà il via il secondo giorno per i piccoli dell’infanzia e il 10 settembre per quelli del nido. L’orario pomeridiano si avvierà dal 14 settembre al nido e dal 10 settembre all’infanzia.

“C’è stato – dice Salvadori – un lavoro accurato per predisporre il rientro nel migliore dei modi. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo introdotto nuovi incontri con i genitori per presentare i servizi. Grande attenzione come sempre alla continuità che anche in questi giorni vede in programma incontri appositi fra insegnanti di scuole di ordini diversi, nidi con infanzia e infanzia con primaria. Questo significa attenzione alla crescita dei bambini, in tutti i loro aspetti, come elemento centrale per portare avanti un servizio pubblico di qualità”.

Invariate esenzioni e agevolazioni e maggiore proporzionalità all’interno delle fasce Isee.
Novità di quest’anno sarà una nuova modalità di conteggio della retta mensile per quanto riguarda l’acceso al nido, con una diversa modulazione all’interno delle fasce Isee tesa a ricercare una maggiore equità nella compartecipazione. Tutto questo attraverso diversi criteri di proporzionalità all’interno delle fasce che hanno subito rispetto al 2014 una riduzione di 10 euro della quota fissa. Tale rimodulazione riguarda le cinque fasce centrali (che vanno complessivamente da un reddito Isee di 6mila euro fino a 32mila euro). Per queste fasce la quota fissa mensile diminuisce e la tariffa sarà calcolata con criteri di maggiore proporzionalità all’interno della fascia stessa. Restano invece inalterate esenzioni e agevolazioni.

“Il nostro è un impegno a tutto tondo per garantire il mantenimento dei nostri servizi educativi pubblici e della loro qualità – conclude Salvadori – Per questo l’attività nelle scuole sarà accompagnata in corso d’anno da tante altre iniziative, dalle letture in biblioteca che tanto successo hanno avuto lo scorso anno, all’Autunno Pedagogico, ad altri eventi su cui ci stiamo confrontando”.

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