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Pay Care: uscite volontarie, dote di ricollocazione e contratto di solidarietà fino a novembre 2023

Dopo una trattativa che si è protratta per diverse settimane, ieri è stato sottoscritto l’accordo quadro tra le organizzazioni sindacali Fim-Cisl Toscana e Fiom-Cgil Siena, la Regione Toscana e l’azienda Pay Care per gestire l’esubero di personale causato dalla perdita di due importanti commesse bancarie.

I 39 dipendenti dell’impresa operante nel settore dei call center, attualmente interessati dal contratto di solidarietà, avranno la possibilità di aderire, tramite il meccanismo della non opposizione, alla procedura di licenziamento collettivo che sarà avviata nei prossimi giorni e che in base a quanto previsto dall’Accordo quadro darà diritto a ricevere, per coloro che usciranno dall’azienda, un incentivo all’esodo e una “dote di ricollocazione” rivolta ai datori di lavoro del territorio interessati ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori usciti da Pay Care.

L’intesa prevede inoltre l’impegno dell’impresa a consolidare il punto produttivo di Siena tramite la ricerca di ulteriori affidamenti di commesse, oltre a quelli già in essere, per favorire il mantenimento e la crescita del sito senese di Monteriggioni.

Per continuare comunque a gestire la continua variabilità dei volumi delle commesse in essere, è stato concordato di prorogare fino al 30 novembre 2023 il contratto di solidarietà, in concomitanza con la scadenza degli effetti dell’Accordo quadro.

“Per il 12 settembre – annunciano Fiom-Cgil Siena e Fim-Cisl Toscana – è già stato fissato un nuovo incontro tra azienda e sindacati per siglare l’accordo sindacale nel quale definire tutte le condizioni e il perimetro delle uscite volontarie. L’obiettivo dell’intesa siglata ieri è quello di individuare azioni e misure per favorire la gestione non traumatica dei livelli occupazionali eccedenti, incentivando la ricollocazione dei lavoratori presso le aziende del territorio che manifestino opportunità occupazionali”.

“Con l’accordo le persone usciranno solo volontariamente, accompagnate da incentivi e da un sostegno concreto per una loro ricollocazione sul mercato del lavoro”, dice Valerio Fabiani della Regione Toscana. “Infatti oltre all’incentivo riconosciuto agli stessi lavoratori ci sarà anche qui l’ormai famosa “dote alla ricollocazione”, che in questo caso cuberà 16mila euro, che l’azienda Pay Care riconoscerà invece alle aziende che vorranno assumere il proprio personale in uscita e che si sommerà alla naspi non riscossa e alla “dote pubblica”, cioè all’incentivo di Regione Toscana per la ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori provenienti da crisi industriali. Anche grazie a tale intesa proseguirà l’opera di consolidamento dell’azienda, che fino a poco tempo fa rischiava di scomparire, già iniziato con l’arrivo di nuove commesse proprio in questi giorni. Anche per questa vertenza chiudo la mia cartellina ma ne riapro subito un’altra, infatti, come abbiamo fatto in altri casi, con l’azienda e con le organizzazioni sindacali continueremo a svolgere un’azione di monitoraggio e a favorire la ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori che usciranno incrociando domanda e offerta, rivolgendoci ad altre imprese del territorio, forti proprio di tutti gli studenti e delle risorse previste dall’accordo sottoscritto stamani al tavolo regionale. Grazie all’azienda, al sindacato e alle lavoratrici e ai lavoratori per aver dimostrato di saper lavorare insieme aiutandoci ad ottenere questo primo importante risultato”.

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