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Palio, nominati i pittori dei drappelloni

La giunta comunale, riunitasi oggi, giovedì 21 dicembre, su proposta del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha nominato i due artisti ai quali affidare i drappelloni del Palio del 2 luglio e del 16 agosto 2024.

Per il Palio del 2 luglio pittore del Palio sarà Giovanni Gasparro, artista classe 1983, giovane allievo del pittore Giuseppe Modica, conosciuto dalla critica come “l’ultimo dei caravaggeschi”, mentre per il Palio del 16 agosto la realizzazione del drappellone è affidata a Riccardo Guasco, noto anche con lo pseudonimo “Rik”, illustratore, pittore e grafico affermato in Italia e nel mondo, classe 1975, conosciuto per i suoi manifesti influenzati da movimenti come il cubismo e il futurismo.

“Sono veramente onorata che due giovani artisti, molto noti nel panorama nazionale e internazionale e allo stesso tempo molto diversi tra loro, abbiano accettato di mettersi in gioco per una sfida affascinante e difficile allo stesso tempo – ha spiegato il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio – Le opere di questi due artisti definiscono bene il loro stile e la loro professionalità. Da una parte l’arte figurativa e spirituale di Gasparro, attenzionato da tutto il mondo ecclesiastico, conosciuto a Siena per l’esposizione nella Collegiata di Provenzano di due suoi dipinti, la Beata Anna Maria Taigi e il Beato Pier Pettinaio e dall’altra i cromatismi e la dinamicità di Guasco, amante della nostra città grazie alle illustrazioni di Duilio Cambelotti dedicate al Palio di Siena”.

Giovanni Gasparro. Nasce a Bari nel 1983, si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2007, allievo del pittore Giuseppe Modica, con una tesi in storia dell’arte sul soggiorno romano di Van Dyck. Conosciuto come “l’ultimo dei caravaggeschi”, il suo stile è orientato verso il cosiddetto tenebrismo che trae ispirazione, appunto, dalle opere di Caravaggio: i corpi che ritrae sono plasmati da pennellate dense, cariche di colore e da un sapiente dosaggio di effetti di luce.Gasparro è un artista legato alla tradizione, forte di uno stile che infonde i soggetti di una superba spiritualità. Ed è anche un artista credente, e proprio dalla sua fede trae la capacità di rendere i temi sacri fruibili ad un pubblico contemporaneo e spesso materialista, riuscendo ad abbattere la distanza tra il mondo materiale e quello spirituale. Tra i suoi soggetti prediletti ci sono le Madonne, estremamente vive e reali, ma mai volgari, che invitano l’osservatore ad avvicinare il dito al dipinto, per toccarne il calore della pelle o l’umido delle lacrime. Da qui l’attenzione del mondo ecclesiastico nei suoi confronti, come testimonia la recente personale negli austeri spazi del Museo e della Pinacoteca Diocesana di Imola, con una serie di ritratti di Papi che sono stati anche i vescovi della città (Alessandro VII, Pio VII e Pio IX). Il suo curriculum parla chiaro: esposizione nel Padiglione Italia della 54 a Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi e mostre personali in spazi prestigiosi come la Sala dei Papi della Real Basilica di Superga a Torino o la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone di Cosenza, “espatriando” anche al Grand Palais di Parigi. Aggiungiamo che Ferzan Özpetek scelse d’inquadrare una sua Ultima Cena nel film “Saturno contro”.

Riccardo Guasco. Riccardo Guasco, illustratore e pittore, è nato ad Alessandria nel 1975. Influenzato da movimenti come il cubismo e il futurismo e da personaggi come Picasso, Depero, Feininger, disegna con linee semplici e pochi colori cercando la leggerezza della forma e il calore cromatico. Il suo mezzo di comunicazione prediletto è il manifesto pubblicitario, e proprio nella cartellonistica Guasco ricerca un giusto connubio tra immagine e parola. Nei suoi lavori su carta, su tela e digitali unisce poesia, arte, parole ed ironia, spesso trovando un modo di far sorridere o ancor meglio far riflettere. Attento ai problemi globali, ha affrontato anche temi come il riscaldamento globale, l’energia sostenibile e la difesa dell’ambiente. Conosce il Palio, per sua stessa ammissione, grazie alle illustrazioni di Duilio Cambelotti, in particolare attraverso le tavole che l’artista realizzò per il volume di Piero Misciatelli del 1932 dedicato proprio al Palio di Siena. Di queste coloratissime composizioni, Guasco elogia l’araldica, le figure dei monturati, la dinamicità dei cavalli e dei cortei contradaioli, arrivando a cogliere “il clima e l’importanza della Festa”. Fin dall’inizio della carriera di disegnatore lavora nell’ambito di campagne pubblicitarie di livello nazionale e internazionali e nell’editoria, creando tavole per giornali, riviste, libri e bozzetti per francobolli come la serie per la Repubbica di San Marino o la serie di tavole realizzate per la promozione turistica di Ascoli Piceno. Le sue illustrazioni appaiono su campagne pubblicitarie, riviste, libri, cappelli e biciclette. Ha collaborato con The New Yorker, Eni, TIM, Diesel, Rizzoli, Baldini & Castoldi, Poste Italiane, Campo Viejo, Giunti, Moleskine, Rapha, Thames & Hudson, DeAgostini, Sole 24 Ore, Emergency, Greenpeace, Rai, L’Espresso. L’elefante è il suo primo albo illustrato. È tra i fondatori di Inchiostro Festival, evento culturale che si svolge ogni anno e che dal 2013 accoglie e unisce maestri dell’espressione grafico-visiva, del segno e della manualità, oltre a dibattiti, performance musicali e convegni.

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