Chissà se Annibale Frossi cambierebbe idea, dopo aver visto San Donato Tavarnelle – Siena. “Lo 0-0 è il risultato perfetto – disse l’ex allenatore di Inter, Genoa e Napoli – perché espressione dell’equilibrio totale tra attacco e difesa delle squadre in campo”. Una partita senza reti, insomma, è una partita senza errori, e dunque perfetta. Ci sono poi le eccezioni, come la decima partita del Siena in campionato. Dove si sono visti due pali, due salvataggi sulla linea e almeno un paio di occasioni buttate al vento. Argilli, al debutto in panchina dopo l’allontanamento di Gilardino, sceglie la linea della continuità: rispetto al Trestina ci sono Ilari terzino e Agnello in mezzo, confermato a sinistra nel tridente Martina, che crea la prima palla gol e la offre a Gibilterra, girata da due passi incredibilmente alta. Dall’altra parte Disanto, vi ricorderete questo nome, inizia a scaldare il destro non trovando il bersaglio. La giocata di Gibilterra, tiro a giro sul secondo palo, è la conferma delle qualità dell’ex Foggia. All’appello manca Guidone, che lavora più di sponda e si conquista una punizione dal limite, scagliata sul portiere da Agnello. Poco dopo l’arbitro lascia correre quando Disanto va a terra dopo un dribbling su Ilari, decisione corretta ma il sospiro di sollievo c’è comunque, visti i precedenti.
Continuano a fioccare le occasioni: Poli calcia un rigore in movimento e spiazza Narduzzo, eccezionale, ripetiamo, ECCEZIONALE, l’intervento difensivo di Carminati. Anche il Siena butta via il vantaggio, da corner di Agnello Bani la prolunga sul secondo palo e Martina da due passi colpisce il legno. Gol sbagliato gol subito, si dice, ma stavolta non è giornata per i proverbi. Disanto calcia col destro, Narduzzo è superato e Ruggeri è al posto giusto nel momento giusto. Il numero 10 gialloblù pareggia poi il conto dei pali su punizione, anche se Narduzzo era in traiettoria, e quando l’arbitro fischia la fine del primo tempo tutti sono a chiedersi come sia possibile lo 0-0.
La ripresa inizia sullo stesso canovaccio, il cross di Martina è respinto dal portiere e Schiavon viene murato in angolo. Entrano Gerace per Bani, Mahmudov per Gibilterra e Sartor per Guidone, e l’argentino cicca il pallone su un interessante cross di Agnello. I padroni di casa non ci stanno: Ciurli, avanzato a centrocampo, col sinistro impegna Narduzzo, poi Disanto col destro va vicino al secondo palo. L’ultima chance della gara è bianconera: Sartor lavora un pallone insieme a Mahmudov, Nunes, che era entrato per Martina, spara la palla in curva (curva simbolica perché lo stadio di Tavarnelle non conosce settori oltre la tribunetta) e mette il sigillo al terzo pareggio consecutivo. Un punticino che consente comunque di accorciare dalla vetta, distante adesso tre punti.