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Palazzo del Capitano location di eventi culturali, il sogno della Contrada dell’Aquila

E’ la Siena del Quattrocento e a Palazzo del Capitano si fa festa: l’ospite d’onore è la figlia del Re di Napoli e gli avi della famiglia Pecci hanno dato un gran ballo per festeggiare le imminenti nozze della reale con Ercole d’Este signore di Ferrara. E’ la Siena del Duemila e a Palazzo del Capitano le finestre e le porte sono chiuse. Non ci sono feste nè residenti in questo storico luogo, pare residenza anche di Guido Riccio da Fogliano, oggi di proprietà della Fondazione Mps. Trasferita la facoltà di matematica, le sale del palazzo di via del Capitano, a due passi da piazza del Duomo, sono rimaste vuote e nonostante diversi progetti, non c’è un progetto di recupero e destinazione d’uso. La contrada dell’Aquila che lo ospita nel suo territorio, vorrebbe fosse riqualificato e utilizzato per scopi culturali.Ne parleranno stasera in un convegno organizzato proprio nella sede museale della contrada alle ore 18. “Siamo legati al palazzo del Capitano perchè ha un forte legame con la contrada – ha detto ai microfoni di Are lo storico e aquilino Gabriele Fattorini -. Qui risiedeva il Capitano della guerra, quello che guidava le milizie, ma è stato anche di proprietà della famiglia Pecci, di Giovanni Antonio, che nel 1718 si impegnò per far tornare la contrada dell’Aquila a correre il Palio. Fu da questo episodio che scaturì il bando di Violante di Baviera. E’ un palazzo che andrebbe studiato ancora a lungo sia per la sua storia che per l’architettura. Noi vorremmo che avesse una funzione pubblica, con il suo cortile neogotico potrebbe ospitare mostre, presentazioni di libri, spettacoli teatrali. Diremo le nostre idee stasera e speriamo poi di avere una risposta dalla Fondazione che sarà rappresentata nel convegno di oggi dal suo nuovo direttore generale Usai”.

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