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Operazione antidroga dei carabinieri di Montepulciano, 7 persone agli arresti domiciliari

Martedì 18 aprile 2023, alle prime luci dell’alba, circa 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Siena, nelle province di Siena, Arezzo, Perugia, Terni e Monza e Brianza – coadiuvati dai colleghi dei locali Comandi dell’Arma – hanno eseguito un’operazione di polizia giudiziaria antidroga.

I Carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare nei confronti di 10 persone (7 destinatarie del provvedimento cautelare degli arresti domiciliari e 3 sottoposte ad obbligo di dimora nel comune di residenza), emesso dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Siena, su richiesta della Procura della Repubblica senese, per le ipotesi di reato di cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art.73 DPR n.309/90), furto aggravato con violenza sulle cose (artt. 624 e 625 co.2 c.p.) e favoreggiamento reale (art.379 c.p.).

L’indagine è stata condotta da febbraio a dicembre 2021 dai militari della Compagnia Carabinieri di Montepulciano, anche con l’ausilio di specifiche attività tecniche, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena e, in particolare, del Sostituto Procuratore, Dr. Siro De Flammineis, che ha coordinato l’attività.

Secondo l’ipotesi accusatoria, l’attività investigativa ha consentito di:

–        accertare l’esistenza di una rete di spacciatori di sostanze stupefacenti, in gran parte operanti nella Valdichiana senese/aretina, con alcuni riferimenti anche in altre province, che sarebbe stata dedita al trasporto, alla detenzione e allo spaccio al minuto di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana;

–        delineare il modus operandi degli indagati, dall’approvvigionamento allo spaccio al dettaglio dello stupefacente. Molto particolare è risultato il meccanismo di occultamento dello stupefacente durante le tratte utilizzate da uno degli accusati per trafficare e movimentare la sostanza stupefacente. L’indagato ha realizzato all’interno di un’autovettura, allo stesso in uso e sequestrata dagli inquirenti, un vano occulto collocato al di sotto della leva del cambio, che avrebbe permesso di nascondere fino a 5 kg di cocaina.

 

Degno di nota è il complesso meccanismo di sblocco elettromagnetico, attivato da una “combinazione segreta”: una sequenza di comandi e azioni, conosciute solo all’indagato, da eseguire all’interno dell’abitacolo dell’autovettura, che gli permetteva di sganciare la leva del cambio e accedere al doppio fondo;

–        individuare i locali e gli appartamenti utilizzati dagli indagati per nascondere lo stupefacente, oltre alle private dimore, anche attraverso il via vai nel pieno centro storico di Sinalunga;

–        contestare a tre indagati anche il furto di numerosi catalizzatori di auto, commessi tra ottobre/novembre 2021 a Sinalunga, Montepulciano, Massa Martagna e Foiano della Chiana.

 

Nel corso dell’indagine, inoltre, sono stati:

–        sequestrati complessivamente 7 kg di cocaina e 14 gr. di hashish, per un valore complessivo all’ingrosso di oltre € 300.000, che sarebbe triplicato nello smercio al dettaglio;

–        sequestrati oltre 70.000 € in contanti, nella disponibilità di un indagato;

–        arrestate in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio 6 persone (3 delle quali destinatarie anche della misura cautelare);

–        denunciate a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti, complessivamente, 26 persone (10 delle quali destinatarie della misura cautelare da eseguire);

–        segnalate amministrativamente alle competenti Prefetture diverse decine di acquirenti, ritenuti assuntori di sostanze stupefacenti per uso personale;

–        recuperare e sequestrare 14 catalizzatori. Sono gli elementi inseriti nell’impianto di scarico delle auto per il trattamento dei gas, il cui valore può arrivare a raggiungere, per i modelli premium, anche i 1.000 euro cadauno. Ciò li rende facilmente inseribili nel mercato nero dei pezzi di ricambio, oltre al fatto che tali elementi contengono diversi metalli rari, il cui valore supera di decine di volte quello dell’oro.

 

Gli arrestati, al termine dei rilievi fotosegnaletici, sono stati ristretti presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche 23 perquisizioni locali presso i luoghi di residenza e di domicilio degli indagati, situati non soltanto nella provincia di Siena ma anche in quelle di Arezzo, Perugia, Terni e Monza e Brianza.

 

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