Dal primo di luglio sono entrate in vigore le nuove tariffe per i trasporti pubblici e tra le varie proteste, arriva anche quella degli studenti universitari del comitato di #iostudiointoscana, che si rivolgono alle istituzioni senesi, alle Università e soprattutto alla Regione, perchè ad aumenti consistenti del costo di biglietti e abbonamenti non è seguito un miglioramento del servizio. Ai microfoni di ARE è intervenuto stamani Francesco Sciortino, rappresentante nel consiglio territoriale degli studenti. “Su Siena il problema storico è sempre stato quello della mancanza di corse, soprattutto verso i paesi limitrofi e soprattutto per alcune fasce orarie. Basti pensare che in alcune residenze universitarie nel fine settimana le corse terminano alle 14.00. Ci saremmo aspettati che un investimento così corposo (la Regione Toscana ha stanziato 600 milioni per i prossimi due anni da destinare alla Tiemme) cercasse di risolvere queste mancanze, e che il servizio potesse avere un miglioramento. Ma questo aspetto invece non è stato completamente preso in considerazione, si è intervenuti solo sul prezzo dell’abbonamento annuale, basandolo sull’ISEE , e quindi in teoria rendendolo più proporzionale al reddito. Non solo sull’abbonamento annuale l’intervento poteva essere decisamente migliore ma a questo sono state affiancate una serie di misure che provocheranno diversi problemi agli studenti. Tra le tante situazioni ne abbiamo individuate tre in particolare: l’aumento del biglietto extraurbano da 1,60 euro a 2,60euro per chi supera i 10 km da Siena, questo coinvolgerà molti studenti che arrivano dalla provincia. L’aumento del biglietto singolo da 1,20 euro a 1,50 euro, un aumento veramente corposo che colpisce specialmente chi utilizza i mezzi in maniera saltuaria oppure per brevissimi tratti. E in conclusione l’eliminazione delle agevolazioni per gli studenti negli abbonamenti trimestrali, questa tipologia di abbonamento è sempre stata la più sfruttata dagli studenti, poiché gli permetteva di potersi gestire meglio le loro tempistiche, e soprattutto potevano risparmiare rispetto l’abbonamento annuale. Questi cambiamenti, in particolare l’ultimo che abbiamo citato, dimostrano come questo contratto non tenga conto delle realtà territoriali, delle necessità degli studenti e dei danni di queste scelte.Chiediamo ai dirigenti Scolastici e ai rettori dell’Unisi, e dell’Unistrasi di prendere una posizione su questo tema poiché la mobilità degli studenti è fondamentale per l’accesso all’istruzione, soprattutto per le sedi che non si trovano dentro le mura della Città. Analogo discorso facciamo per il DSU, che se vuole mantenere delle sedi così lontane dal centro deve garantire i giusti trasporti, altrimenti perde di senso anche il garantire i suoi soliti servizi. Ci aspettiamo che il comune di Siena, con l’assessore all’istruzione , l’assessore ai trasporti e con il Sindaco si facciano sentire, poiché gli studenti per la città sono una componente essenziale, e questa scelta toglie attrattività alla città.. Chiediamo a queste istituzioni di aprire un dialogo con noi, e gli proponiamo un confronto per discutere della questione dei trasporti a Siena, non solo per affrontare la situazione contingente ma anche per poter avere proposte costruttive per il futuro . La nostra lettera è però rivolta principalmente alla Regione Toscana, Al presidente Rossi, All’assessore ai trasporti Ceccarelli, e all’assessore ai trasporti Barni. Di recente ci è stato detto che l’incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici è un obiettivo della Regione, alle parole però sono seguiti i fatti che abbiamo espresso sopra. Chiediamo quindi delle risposte e un confronto per chiedere un tavolo sui trasporti . Invitiamo tutte le realtà della provincia di Siena a firmare questo appello, che noi studenti di #iostudiointoscana abbiamo proposto con un taglio legato solo alla questione studentesca, ma che sicuramente riguarda tutta la realtà cittadina”.