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Nettezza urbana, Sena Civitas: “Non ci resta che piangere”

“Finalmente in alcune zone della città è stato risolto il problema dei cassonetti dell’immondizia piccoli e privi di pedale, sporchi come bastoni da pollaio, con coperchi da tenere alzati con una mano, o con la bocca di immissione troppo piccola come quelli per l’indifferenziato”. Inizia così l’intervento di Sena Civitas sulla nettezza urbana della città. “Siena deteneva questo triste primato fra le città toscane – scrive il circolo – ma come è stato risolto? Nel modo più geniale, quasi come la scelta dei cassonetti: togliendo i cassonetti. Così topi e “gabbiani” resteranno fregati. In quelle zone, niente sporcizia in terra, cibo per animali o sacchi rotti accatastati”.

“Vi chiederete – continua la nota – ma se hanno tolto le postazioni ecologiche, uno dove va a buttare l’immondizia? Bella domanda!!!! La risposta è semplice: “si deve girare per il quartiere con i sacchi in mano alla ricerca di un cassonetto  che si apre o un cumulo di sacchi in terra su cui appoggiarne altri”. Ma il fine è evidente: fare ginnastica e camminare fa bene alla salute.
Sarà per questo che il Comune di Siena ha detto “si” agli aumenti salati delle tariffe: ci manca solo la tassa per trasporto pesi, oppure la tassa del girovago con sacchi in mano. Pensate sia una burla? NO. È tutto vero. Ormai in alcune zone mancano cassonetti “da oltre un mese”. Il sospiro di sollievo dei residenti che speravano in una rapida sostituzione dei cassonetti tolti, si è trasformato in rabbia. Sempre peggio. Oddio, peggio di così è difficile. Pagare salato un disservizio totale è quasi da guinnes dei primati”.

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