Sabato pomeriggio all’insegna del folk-rock britannico su Antenna Radio Esse. Il primo appuntamento di febbraio con “Music Graffiti” (in onda dalle 16.00 alle 18.00, condotto da Matteo Tasso e Francesco Panzieri) va infatti alla riscoperta di una serie di artisti e gruppi che hanno caratterizzato la scena inglese ed irlandese negli anni Sessanta e Settanta (con qualche sconfinamento nel decennio successivo), riuscendo a mescolare il patrimonio nazionale di ballate e danze popolari con le atmosfere blues, talvolta pure quelle jazz, che si suonavano dentro i clubs e con l’impatto che stava creando l’avvento della musica beat.
Piacevole, orecchiabile e ballabile, il genere portato al successo dai folk-singers anglosassoni (i cosiddetti “menestrelli”) ebbe in Donovan, John Martyn, Davy Graham i suoi capisaldi, affiancati da strumentisti di assoluta levatura quali Bert Jansch o Martin Carthy, e resi caratteristici da grandi “famiglie” quali Fairport Convention e Pentangle, talvolta propugnatori di battaglie sociali in aperto contrasto con gli stereotipi e la politica conservatrice britannica: un atteggiamento portato avanti, negli anni a venire, dai Pogues o dai Waterboys, che a quella scena devono le loro radici musicali e che di certe tematiche fecero un cavallo di battaglia durante il periodo più duro del thatcherismo.
Questa la scaletta di “Graffiti folk-rock”, in onda sabato 7 febbraio:
1) Ewan MacColl – Dirty olf town
2) Martin Carthy – Scarborough fair
3) Donovan- Catch the Wind
4) Davy Graham – Sally free and easy
5) Bert Jansch – Needle of death
6) Fairport Convention – Who knows where the time goes?
7) Fairport Convention – Come all Ye
8) the Pentangle – Hear my call
9) John Martyn – May you never
10) Lindisfarme – This guitar never lies
11) Billy Bragg – Between the wars
12) Pogues – Sally MacLennane
13) The Waterboys – Fisherman’s blues