Banca Monte dei Paschi chiude il 2014 con una forte perdita di 5,3 miliardi di euro. Lo hanno confermato i vertici della Banca in conference call, in cui è stato annunciato il via libera all’aumento di capitale fino a 3 miliardi di euro.
Gli amministratori del Montepaschi “ritengono che il Gruppo abbia la capacità attuale e prospettica di rispettare gli obblighi aggiuntivi” derivanti dall’aumento di capitale da 3 miliardi concordato con la Bce. Il Montepaschi “ha ricevuto dalla Bce la richiesta di raggiungere un CET 1 transitional ratio del 10,2%”. In precedenza l’Eurotower aveva fissato una soglia del 14,3%.
Questo il comunicato integrale di Banca Mps:
Il Gruppo Montepaschi ha ricevuto dalla BCE, a seguito del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP), la richiesta di raggiungere un CET1 transitional ratio del 10,2%, invece dalla soglia inizialmente richiesta del 14,3%
· Considerando le deduzioni dal capitale di vigilanza previste da Basilea 3 per il 2015 (soglie di phase-in), il CdA di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha deliberato di proporre all’Assemblea di incrementare l’ammontare dell’aumento di capitale fino ad un massimo di 3 miliardi di euro anziché 2,5 miliardi di euro, al fine di disporre di un buffer rispetto alla soglia del CET1 ratio transitional richiesto nell’ambito dello SREP
· La Banca continuerà ad essere fortemente impegnata ad ottimizzare l’attivo nonché a cedere attività strettamente non connesse al core business, al fine di ottimizzare l’utilizzo del capitale richiesto agli azionisti
· CET1 ratio transitional al 31/12/2014 proforma inclusivo dell’aumento di capitale massimo di 3 miliardi di euro al 11,4%1
· Il nuovo limite massimo dell’aumento sarà assistito da una pregaranzia, prestata dalle medesime istituzioni finanziarie che avevano pre-garantito l’aumento da 2,5 miliardi di euro
· Trend positivo dei ricavi primari (Margine di Interesse “core”2 +3% a/a, Commissioni Nette +2,4% a/a) e dei Costi Operativi (-2,2% a/a), con un Risultato ante Rettifiche a 1.473 milioni di euro, in crescita del 28% a/a
· Raggiunto l’obiettivo 2017 di razionalizzazione della rete distributiva e proseguite le manovre di allineamento degli organici ai target di Piano
· Risultato Netto di esercizio (-5.343 milioni di euro) impattato dagli effetti della revisione delle metodologie e dei parametri per la classificazione e valutazione dell’intero portafoglio creditizio, dalla svalutazione dell’avviamento e da altre componenti non ricorrenti
· Importante incremento delle coperture dei crediti deteriorati (48,9%, +710 p.b. sull’anno precedente), con il coverage delle sofferenze in aumento di 650 p.b. rispetto al 31/12/2013