Al processo di Milano contro gli ex vertici di MPS Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, per i quali i pubblici ministeri hanno chiesto l’assoluzione, a chiedere la condanna sono invece i legali di parte civile. L’accusa per i due imputati è di falso in bilancio e aggiotaggio sui derivati Alexandria e Santorini e gli avvocati, che rappresentano alcuni piccoli azionisti, chiedono il risarcimento dei danni.
Questo mentre il tema invece del futuro di MPS e al centro di discussioni anche nazionali, dopo le dichiarazioni del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che ha confermato entro la fine del 2021 l’uscita dello Stato dal capitale sociale della banca. In questo ambito, dopo le continue voci su una possibile fusione, arriva una nuova smentita del presidente di Banco Bpm Massimo Tononi, che nega vi siano contatti in corso tra i due istituti.