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MPS, sindacati contro il Cda: “Le 49 nuove promozioni decisione inopportuna e sospetta”

I sindacati di Banca Mps criticano aspramente la decisione presa nei giorni scorsi dal Cda uscente della Banca di promuovere 49 dirigenti, a fronte dei tagli imposti al personale, alla chiusura di moltissime filiali ed ai pensionamenti tramite il fondo esuberi. Di seguito il comunicato unitario diffuso dalle segreterie provinciali.

“La decisione del CDA della Banca MPS di deliberare, nella giornata di mercoledì 13 dicembre, la promozione di 49 nuovi dirigenti, appare assolutamente inopportuna alla luce dei sacrifici richiesti quotidianamente ai lavoratori e alla stringente politica di taglio dei costi imposta alla Banca dalle Autorità europee. Altrettanto inopportuna appare la contestuale decisione di distribuire a parte del personale gratifiche economiche in maniera totalmente discrezionale.
Tali interventi mal si conciliano con la ricapitalizzazione operata dallo Stato e rappresentano un vero affronto alle migliaia di lavoratori della Banca che da anni contribuiscono ai piani di risanamento dell’Azienda con giornate di solidarietà, decurtazione del TFR e uscite dal lavoro tramite il fondo esuberi.
La decisione del Consiglio di amministrazione della Banca appare, oltre che sbagliata, anche assolutamente sospetta nei tempi. Tali delibere, infatti, sono state assunte da un Cda in scadenza, nel corso della sua ultima riunione prima dell’assemblea dei soci che decreterà il rinnovo dei componenti. Un Cda, oltretutto, che ha visto il proprio Presidente,
ing. Falciai, ritirarsi nella giornata di venerdì 15 dicembre dalla corsa per la ricandidatura, a seguito delle vicende
giudiziarie che lo vedono coinvolto.
Le scriventi Segreterie ritengono quindi che lo Stato, azionista di MPS al 68%, debba prendere posizione rispetto a quanto accaduto che rappresenta, a tutti gli effetti, un “colpo di coda” del CDA Uscente”.

I sindacati hanno anche scritto una lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze Padoan e alla Commissione europea – Direzione generale della Concorrenza, con oggetto il “Quesito su presunta violazione obblighi susseguenti agli aiuti di Stato”. Eccola:

Nei giorni scorsi il CdA di MPS, ad appena due giorni dalla sua decadenza, ha deliberato la promozione di 49 nuovi dirigenti e l’erogazione di premi a circa mille dipendenti.
Tali decisioni appaiono del tutto immotivate sia dal punto di vista operativo/organizzativo sia per il conseguente notevole incremento dei costi che rischia di allontanare pericolosamente il raggiungimento degli obiettivi (Commitment) fissati dalla Commissione Europea della Concorrenza per Banca MPS.
Al di là della netta opposizione sindacale ad una iniziativa in palese contrasto rispetto ai vigenti accordi aziendali, sui quali ci riserviamo di intervenire con ogni strumento costituzionalmente previsto, vorremmo sapere se le decisioni assunte dal CdA di MPS siano compatibili, o meno, rispetto alle normative europee in caso di autorizzazione ai cosiddetti “aiuti di Stato”. In caso di violazione delle norme, o degli impegni assunti in fase di sottoscrizione tra il Governo Italiano e la Commissione europea dell’accordo del 1° giugno 2017 per la ricapitalizzazione precauzionale della banca in linea con le regole degli aiuti di Stato, siamo a richiederVi di intervenire per sanzionare chi si è reso responsabile di tali decisioni.

Cordiali saluti
Le Segreterie di Coordinamento

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