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Mps: si apre il tavolo di trattative tra sindacati e vertici della Banca. Giornata difficile per il titolo in Borsa

Si apre oggi il tavolo di trattativa tra sindacati e vertici del Monte dei Paschi sul piano industriale che prevede tagli ed esuberi. Dopo l’assemblea dei soci di ieri in cui è stato approvato l’aumento di capitale da 5 miliardi, i dirigenti Mps devono far digerire ai lavoratori nuovi provvedimenti. “Abbiamo diversi problemi da affrontare – ha spiegato ad Are Antonio Damiani, coordinatore nazionale Fisac Cgil Mps -: esuberi, chiusura filiali, cessioni di attività e caso Fruendo. Abbiamo una cinquantina di giorni di tempo per trovare le soluzioni, la banca sembra disponibile al dialogo, speriamo capisca anche le esigenze dei lavoratori che sono stati i veri protagonisti del salvataggio di Mps dimostrando attaccamento alla banca”.

Giornata difficile in Borsa per Mps, all’indomani dell’assemblea che ha approvato l’aumento di capitale e della fissazione a 24,9 euro del prezzo massimo di conversione dei bond subordinati, senza che sia stato indicato un valore minimo, anche non vincolante, per la trasformazione in azioni. Il titolo, dopo aver perso anche più del 5%, è stato sospeso ed è entrato in asta di volatilità. Riammesso agli scambi, è crollato perdendo fino al 7%. Ieri intanto con il 96,13% dei voti, l’assemblea dei soci di Mps, riunita a Siena, ha approvato a maggioranza l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro, passaggio fondamentale dell’operazione di salvataggio della banca.

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