“Siamo preoccupati per la prospettiva futura della banca e dei suoi dipendenti”. A dirlo i sindacati dopo il colloquio telematico avuto con l’amministratore delegato di Mps Guido Bastianini, a seguito dell’approvazione del piano strategico di Rocca Salimbeni, che prevede un aumento di capitale di 2 miliardi e mezzo di euro entro il 2022 e circa 4.000 esuberi. Un aspetto, quello del personale, da cui non si potrà prescindere, spiegano i sindacati, con “particolare riferimento alla salvaguardia e alla tutela dei livelli occupazionali e retributivi di tutti i dipendenti oltrechè dell’integrità del perimetro del Gruppo stesso”. “È altresì doveroso che il Governo, con responsabilità, si attivi velocemente a tutti i livelli per il definitivo risanamento e rilancio della Banca, che avrebbe sicuri effetti positivi anche nell’importante percorso di ripresa sociale ed economica del nostro Paese”.
Il piano dovrà essere approvato dalla Dg Competition e dalla Bce ed è probabile “che in questo percorso, dai tempi non oggi prevedibili, possano essere richieste modifiche e integrazioni”, continuano i sindacati – nulla di certo è quindi emerso dall’incontro, a pochi giorni dalla scadenza dei termini ancora non ufficialmente prorogati dalla UE per la permanenza del MEF nel capitale”.
Il piano strategico, aveva fatto sapere Banca Mps, “potrebbe dover recepire eventuali modifiche e cambiamenti, anche rilevanti, per riflettere quanto derivante dal confronto con le competenti autorità”.