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Mps, Giuseppe Guzzetti indagato per aggiotaggio e insider trading

Giuseppe Guzzetti, Presidente di Acri e Fondazione Cariplo è indagato per aggiotaggio per i fatti del 2013 relativi alla cessione della quota in Mps da parte della Fondazione. Un ipotesi di reato che si sarebbe delineata dopo alle dichiarazioni di Gazzetti ad un giornalista in merito al prezzo al quale la fondazione Mps sarebbe stata disposta a vendere le quote della banca ad una cordata di investitori facente capo allo stesso Guzzetti. La notizia pubblicata ieri sul giornale “La Stampa” ha acceso ancora una volta le luci della stampa nazionale sul Monte dei Paschi di Siena. Tra le accuse rivolte al Presidente dell’ Associazione Casse di Risparmio anche quella di insider trading (manipolazione di mercato). Al momento non sono stati depositati atti allo stato, né Guzzetti avrebbe ricevuto alcuna notifica in merito. A dare il via alle indagini un esposto dell’allora Presidente della Fondazione, Antonella Mansi.
Un inchiesta dunque partita da Siena come spiegato ai nostri microfoni dal giornalista dell’Ansa Domenico Mugnaini.
“Ancora una volta sono stati i Pm senesi ad avanzare l’ipotesi di aggiotaggio, poi l’inchiesta, insieme a molti altri fascicoli, è stata trasferita a Milano, c’è da capire il perché di questo trasferimento, ma maggiore chiarezza in merito potrà essere data soltanto dai magistrati senesi.”
Mugnaini ha anche spiegato la situazione corrente nel 2013 in cui Antonella Mansi presentò un esposto in procura in relazione ad una caduta del titolo del Monte dei Paschi su cui gli investitori non avrebbero più investito. Poco dopo l’esposto della Mansi e l’assemblea in cui lei rifiutò di aderire all’aumento di capitale entro gennaio 2014, proposta effettuata da Viola e Profumo, il titolo torno a risalire stabilizzandosi. “Probabilmente qualcosa di strano era successo- afferma Mugnaini- come e perché e soprattutto chi avesse interesse a farlo dovranno essere i magistrati milanesi a scoprirlo.”

A condurre l’inchiesta su Guzzetti è il  Nucleo di polizia valutaria della Gdf, coordinata dai pm di Milano Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio, già titolari di diversi filoni di indagine su Mps, tra cui quello chiuso di recente sul derivato Alexandria e su un presunto ‘buco’ da 300 milioni di euro.

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