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Motus, 30 anni controcorrente. Presentato il libro che rievoca il percorso della compagnia di danza senese

“In Italia compagnie che festeggiano 30 anni sono rare ed esserci riusciti è un bel traguardo. Noi poi abbiamo resistito in un ambiente competitivo, non scevro da meccanismi di raccomandazione che circolano nel nostro Paese. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno accompagnato in questo cammino”. Così Rosanna Cieri, regista della compagnia Motus, in occasione della presentazione del libro che racconta i trent’anni di attività professionale nel campo della danza contemporanea della compagnia senese Motus. 30 anni di danza professionale in direzione “ostinata e contraria” che hanno lasciato tracce importanti anche sul territorio senese, facendo crescere gran parte delle giovani generazioni di danzatori e insegnanti che oggi operano a Siena. “Il futuro? – continua Cieri – Motus ha ancora un sacco di cose da dire, perché purtroppo questo mondo non è perfetto. Abbiamo scelto questa mission di denunciare problemi sociali, renderli accettabili e fruibili da parte del pubblico, farlo sognare e riflettere allo stesso tempo”.

Il libro, presentato stamattina all’Auditorium di ChiantiBanca a Fontebecci, si intitola “Trenta di Motus” (edito da La Conchiglia di Santiago), è curato da Andrea Mancini e ospita le foto di Carlo Pennatini, fotografo ufficiale di Motus, che si alternano ai contributi di alcuni intellettuali, artisti, docenti universitari e non, che, nel corso del tempo, a vario titolo, hanno avuto modo di collaborare con la Compagnia. Nell’ultima parte del volume sono anche presenti brevi sinossi degli oltre 100 lavori prodotti in 30 anni di intensa attività dalla Compagnia diretta dalla coreografa Simona Cieri, che la fondò nel 1991 al Piccolo Teatro di Siena. Da allora, la Compagnia, grazie anche al sostegno della Regione Toscana, ha fatto moltissima strada diventando una compagnia di rilievo nazionale ed internazionale conosciuta e stimata in molti paesi esteri: Albania, Bosnia Erzegovina, Germania, Grecia, India, Inghilterra, Kosovo, Olanda, Portogallo, Romania, Singapore, Spagna e Stati Uniti.  Il lavoro della compagnia MOTUS si caratterizza per il suo stile impegnato nella trattazione di argomenti di impatto sociale tanto da essere identificato come “danza scomoda” o “danza civile” e per le moltissime collaborazioni con artisti di varie discipline (musica, teatro, video, fotografia, pittura, scultura, ecc.) e enti, istituzioni ma anche con associazioni impegnate nel sociale. Molti sono infatti i progetti ideati utilizzando la danza come strumento di promozione sociale, da quelli all’interno della scuola pubblica, a quelli sulle disabilità, dall’impegno negli scenari post-bellici per l’attenuazione dei conflitti, ai laboratori con i richiedenti asilo, dalle battaglie contro lo sfruttamento minorile a quelle contro la violenza di genere e contro le discriminazioni. Un impegno e una qualità artistica che hanno portato i MOTUS a ricevere ben due apprezzamenti ufficiali dal Presidente della Repubblica Italiana per gli spettacoli “Iris sotto il mare” e per “Della tua carne” e due premi internazionali della critica (Premi TEATARFEST 2006 e 2008).

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