A seguito delle notizie apparse su un organo di stampa pugliese (poi riprese da altri organi di informazione) e tenendo conto dei limiti imposti dal segreto investigativo, si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza inevocabile), che sono in corso le indagini preliminari a carico di due donne per le ipotesi di reato, in concorso, di omicidio doloso pluriaggravato, rapina pluriaggravata ed autoriciclaggio.Le indagini sono iniziate a seguito del rinvenimento, nella propria abitazione, del cadavere della Genovini.
Il giomo seguente veniva iscritto un fascicolo a carico di ignoti per art.575 cp e venivano notificati avvisi ai prossimi congiunti ex art. 360 c.p.p. con decreto di urgenza (dato il periodo di sospensione feriale) per il conferimento dell’incarico per I’esame autoptico.
Le prime immediate indagini, con I’acquisizione delle immagini prodotte dalle telecamere di videosorveglianza comunali consentivano, unitamente ad ulteriori elementi, di accertare che le indagate avevano ceduto alcuni beni in oro appartenuti in vita alla vittima ad un esercizio compro- oro di Poggibonsi.
Per tale ragione, la Procura avanzava richiesta di sequestro preventivo, anche per equivalente, delle somme riscosse a seguito della vendita dei suddetti monili d’oro, in relazione al delitto di autoriciclaggio, che il GIP accoglieva con prowedimento del 3 ottobre 2024.
Nel mentre, a seguito degli accertamenti autoptici in corso. emergeva il sospetto che la morte della Genovini fosse da ricollegare ad atti violenti di terze persone. Per tale motivo veniva interrotto l’accertamento autoptico e veniva disposta l’iscrizione del procedimento a mod.21 a carico delle prevenute per i reati di omicidio e rapina aggravati, con conseguente estensione alle stesse degli accertamenti medico legali in corso. Venivano contestualmente emessi provvedimenti di perquisizione e sequestro a carico delle indagate, nonché di ispezione del RIS CC Roma, nell’abitazione della vittima e sull’auto a lei in uso.
Venivano altresì nominati altri due consulenti tecnici (un tossicologo e un genetista) per effettuare ulteriori approfondimenti sulle cause della morte, sempre tramite accertamenti tecnici ex art. 360 cpp.
ln data 2 otlobre 2024,1a difesa di una persona sottoposta alle indagini, promuoveva richiesta di incidente probatorio, in relazione al I ‘accertamento delle cause del decesso di Genovini Franca, richiesta che veniva accolta dal Gip presso il Tribunale di Siena in data 9 ottobre 2024.
Da tale data, ad oggi, è in corso I’incidente probatorio collegiale che presenta plurimi e particolari elementi di complessità.
Proprio [a diffrcoltà di tale atto istruttorio ha reso necessario mantenere la salma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria fino ad oggi.
Il presente comunicato viene diffuso ritenendo sussistente un interesse pubblico alla conoscenza dei fatti sopra esposti anche alla luce della già intervenuta diffusione di notizie stampa aftinenti all’avvenuto decesso della Genovini.











