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Morte di David Rossi, sabato 25 giugno la simulazione. La criminologa Coluccia: “Più difficile indagare a distanza di tanto tempo”

Il caso della morte di David Rossi torna d’attualità con la decisione della procura di svolgere la simulazione della caduta il 25 giugno prossimo. Nell’ultimo fine settimana del mese i tecnici incaricati di chiarire le cause della morte dell’ex responsabile della comunicazione di banca Mps svolgeranno gli accertamenti nel vicolo di San Pio dove precipitò il corpo. Il tutto sulla base dell’inchiesta riaperta alcuni mesi fa dalla procura su sollecitazione della famiglia di Rossi che ha sempre respinto l’ipotesi di suicidio. “Le simulazioni vengono molto adoperate nelle indagini per avere maggiori informazioni su come si sono svolti i fatti – ha detto Anna Coluccia, criminologa, docente all’università di Siena -. Certo bisogna ricordare che non saranno mai uguali all’originale ma permettono comunque di avere maggiori indicazioni, in questo caso sulla traiettoria fatta dal corpo nella caduta. Per questo si usano dei manichini o comunque degli oggetti simili alla costituzione di un corpo umano. Sono passati 3 anni dalla morte di David Rossi e purtroppo è difficile indagare a distanza di così tanto tempo. In criminologia si ritiene che più lontano è l’attività investigativa, più scarsi saranno gli elementi probanti”.
Intanto a Milano, nei laboratori del Labanof si trova ancora la salma di David Rossi, sottoposta il 22 aprile scorso all’esame autoptico di cui si attende la relazione scientifica dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo.
Della discussa morte di David Rossi, avvenuta il 6 marzo del 2013 nel difficile periodo che coinvolse la banca con le indagini della finanza, si è occupato anche il New York Post con un servizio del giornalista Michael Gray che nel video mostra nuove e sconvolgenti immagini dell’ex capo dell’area comunicazione agonizzante a terra.

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