Emanuele Montomoli, fondatore e responsabile scientifico di VisMederi, ha ufficializzato – nel corso della sua prima conferenza stampa – la propria candidatura a sindaco di Siena alle prossime elezioni amministrative in programma nella primavera del 2023. Presentato anche il simbolo della sua lista, un simbolo fatto di colori e persone come riferimento ai valori fondanti di dialogo, senso civico, spirito di comunità ed inclusione.
“Al momento la coalizione che mi sosterrà è in fase di costruzione – ha spiegato Emanuele Montomoli – ma ci stiamo lavorando da tempo, ho diverse sollecitazioni di gruppi organizzati e di singoli cittadini che voglio ascoltare per poi decidere al meglio. Sono onorato del fatto che diverse componenti mi abbiano cercato”.
“La cosa certa è che sono un civico – ha proseguito Montomoli – Sono nato e cresciuto a Siena e oggi sono un cittadino che ha deciso di mettere al servizio della città le proprie competenze, la propria passione e la voglia di cambiare davvero il modo in cui questa città per troppo tempo è stata governata. Un modo incentrato spesso sull’autoreferenzialità e sui personalismi. Nel momento storico che stiamo vivendo è necessario riscoprire un confronto autentico, lontano da polemiche. Mi rivolgo con particolare attenzione anche a quel 44% di cittadini che rifiutando l’offerta politica organizzata non si sono presentati alle urne alle ultime amministrative, a causa di una sfiducia ormai radicata.
La mia candidatura civica non va quindi intesa come espressione di antipolitica o di contestazione al ruolo dei partiti che anzi auspico possano tornare centrali nella vita sociale dell’Italia, anche perché senza partiti non c’è democrazia. Al contrario la mia candidatura si pone l’obiettivo di contribuire ad allargare le opportunità e gli spazi della buona politica richiamandosi alle tradizioni della cultura politica senese e del suo innato “senso civico”. Essere all’altezza di questa grande tradizione richiede una propensione al confronto sui contenuti e al rispetto delle altrui posizioni, abbassando i toni faziosi per valutare il merito delle proposte. Recuperare, nel rispetto dei ruoli che i cittadini assegneranno con il loro voto, quella Concordia che campeggia nel Buongoverno lorenzettiano come unità di intenti del “bene comune” può consentire di presentarci competitivi nel mondo che verrà. Come vedete lo sguardo è sul futuro. Non mi interessa il passato. Troppo spesso chi amministra fa riferimento a “quelli di prima” per giustificare qualche fallimento. A me interessa il futuro e le cose da fare. Un’amministrazione concreta è quella che guarda al benessere delle generazioni future, una visione a lungo termine che sola può produrre sviluppo duraturo, in luogo di spot effimeri che servono a poco e non risolvono niente. Il programma che costruiremo, con il confronto e l’ascolto dei cittadini dovrà essere concreto e realizzabile, lontano dallo spettacolo indecoroso a cui stiamo assistendo in questa campagna nazionale dove spesso si promettono provvedimenti irrealizzabili o si ripercorrono schemi e contrapposizioni del secolo scorso per celare la mancanza di buone ragioni per richiedere il voto. Il programma dovrà contenere solo interventi sicuramente realizzabili e mi impegno fin da ora, se sarò eletto, a presentare un rendiconto della gestione amministrativa dove chiunque potrà verificare il mantenimento degli impegni. Inutile sottolineare, per una buona amministrazione, il valore delle competenze per la guida del Comune e delle Società di Servizi, e l’importanza della macchina comunale nonchè la sua sburocratizzazione per quanto possibile”.
“La presentazione di oggi – ha sottolineato Montomoli – è’ solo l’inizio di un percorso, in nome della più totale trasparenza, che voglio fare per i cittadini ed insieme ai cittadini. Le forze politiche e civiche che vorranno appoggiarmi è giusto che sappiano che reputo questi principi fondamentali per la ripartenza della nostra città. Siena ha asset importanti come le biotecnologie, che conosco bene, l’enogastronomia, paesaggio, arte e cultura che tutto il mondo ci invidia e che rappresentano volani di sviluppo fondamentali per la città. Il ruolo del Comune deve essere quello di puntuale e scrupolosa regia in grado di facilitare ed armonizzare tutto questo patrimonio e tutte le meritorie iniziative che ne promuovono lo sviluppo. E’ vero, siamo una città che ama e conserva gelosamente le sue tradizioni ma adesso è arrivato il momento di aprirci al mondo, dimostrando che tradizione e innovazione possono non solo convivere ma anche dar vita ad eccellenze, sviluppo economico, sociale e civile”.
Siena ed il suo tessuto economico, e non solo, hanno bisogno di innovazione e io sono un uomo dell’innovazione. I primi mugugni quando si è parlato della mia candidatura sono infatti provenuti tutti dall’aerea conservatrice. E questo mi conforta del fatto di essere sulla strada giusta.
Siena ha ancora il suo bagaglio di conoscenze e adesso deve ritrovare la motivazione per tornare a parlare al mondo e a ricoprire un ruolo di prestigio tra le grandi città europee”.
“Abbiamo bisogno di tutti, ma soprattutto dei nostri giovani. Il mio auspicio – ha concluso Montomoli – è quello di vedere sempre più nuove generazioni investire, come ho fatto io, le proprie capacità sul territorio invece di essere costrette a lasciare Siena per trovare fortuna altrove. Con loro, con i ceti produttivi e con gli anziani, dalla cui esperienza abbiamo molto da imparare, facciamo un patto di “appartenenza civica” che consenta a tutti un’opportunità, allineandoci con un mondo che va veloce e con il quale dobbiamo confrontarci con la stessa rapidità.